Un secolo di emozioni e storia si celebra al Politeama Italia di Bisceglie, simbolo del cinema pugliese che ha segnato le vite di generazioni. Le origini del teatro risalgono al 1906, quando Mauro Ricchiuti, un commerciante d’olio, introdusse il cinema in città con una macchina cinematografica ricevuta in cambio di un affare. L’elettricista Crescenzo Camero e il falegname Francesco Ricchiuti giocarono un ruolo chiave nella realizzazione del primo cinematografo, la “Stella d’Italia”, inaugurata nel 1908. Questo locale in legno segnò l’inizio dell’era cinematografica a Bisceglie, diventando un luogo di aggregazione. Tuttavia, fu necessario un trasferimento nel 1916 per esigenze urbanistiche.
Nel 1920, Ricchiuti e i suoi collaboratori acquistarono un terreno per costruire un teatro ispirato a strutture nazionali. Camero rimase colpito dal Politeama di Varese, il che influenzò la scelta del nome e del modello. Così, il 18 dicembre 1924, il Politeama Italia venne inaugurato con l’operetta “Il Paese dei Campanelli”, avviando una nuova era culturale per la città. Ben presto, il Politeama si distinse per innovazioni tecniche, introducendo il cinema sonoro già nel 1929. Nonostante un incendio nel 1928, la struttura superò le avversità.
Negli anni ’30, Giulio Valente divenne il nuovo gestore, avviando una fase di sviluppo. Negli anni ’50, il Politeama continuò a prosperare, ospitando eventi di grande richiamo come l’esibizione di Domenico Modugno nel 1958 e la performance di Mina nel 1965, eventi che aumentarono il prestigio del teatro a livello nazionale. Anche il cinema d’autore trovò spazio, con Pier Paolo Pasolini che utilizzò il teatro per alcune scene del suo film “Il Vangelo secondo Matteo”.
Il Politeama ha saputo reinventarsi, diventando un Cityplex nel 2019 con diverse sale, ed è sopravvissuto alle difficoltà del COVID-19 grazie agli investimenti della famiglia Valente, mantenendo alta la qualità dell’offerta. Oggi, il Politeama Italia rimane un pilastro culturale di Bisceglie, pronto a festeggiare il centenario il 18 dicembre, un momento per celebrare le radici e il futuro del cinema. I dirigenti sperano di creare uno spazio commerciale all’aperto che valorizzi il commercio locale e la socializzazione, proprio come un secolo fa.