sabato, Ottobre 5, 2024
HomePolitica1600 Verifiche, 19 in Questura

1600 Verifiche, 19 in Questura

Roma si sta preparando a un corteo pro Palestina in piazza Ostiense, con circa duecento manifestanti già radunati nonostante la pioggia. L’evento segna l’avvicinarsi dell’anniversario dell’attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre. Le forze dell’ordine hanno schierato 1.500 agenti nella zona, con mezzi blindati e controlli rigorosi ai caselli autostradali e nelle stazioni per prevenire infiltrazioni violente. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha dichiarato che la manifestazione è “illegale” ma sarà gestita con equilibrio dalla polizia.

I manifestanti, sostenuti da gruppi come l’Unione democratica arabo-palestinese e i Giovani palestinesi, hanno confermato il corteo nonostante il rigetto di un ricorso legale. Molti utenti segnalano difficoltà nel raggiungere Roma a causa dei severi controlli. Alcuni post sui social evidenziano la frustrazione di coloro che tentano di partecipare, sostenendo che la questura blocca i pullman diretti alla manifestazione.

Il vicepremier Antonio Tajani ha espresso la speranza che la manifestazione non sfoci in antisemitismo, sottolineando l’importanza di garantire sicurezza ai luoghi di culto e affermando che manifestazioni legittime non dovrebbero diventare veicolo di odio. Diverse fazioni politiche, tra cui diverse sigle della sinistra e dell’estrema destra, si sono unite nel criticare il divieto, con alcuni sottolineando che non si manifesta a favore di Hamas, ma per i diritti del popolo palestinese e per le sue sofferenze.

Alcune associazioni e collettivi giovanili hanno espresso che il loro intento è di sensibilizzare sul diritto dei palestinesi a uno Stato libero e indipendente, senza appoggiare organizzazioni come Hamas. In tutta Italia, la mobilitazione si estende anche a Cagliari, dove si protesta per la libertà di manifestare.

Recentemente, le forze dell’ordine hanno effettuato arresti legati a incitamenti al terrorismo, mostrando una crescente preoccupazione per la sicurezza. Nonostante le tensioni, gli organizzatori continuano a invitare alla partecipazione, promettendo di far sentire la voce dei palestinesi, evidenziando che il movimento non è contro gli ebrei ma a favore della giustizia per il popolo palestinese.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI