Obbligata a vincere, la Fiorentina non è riuscita a convincere nel suo ritorno in Conference League, dopo aver perso due finali precedenti. La squadra ha schierato una formazione con dei “secondi” che hanno confrontato una prestazione deludente, limitandosi solo a non subire gol. Nel secondo tempo, l’allenatore Palladino ha cambiato il ritmo del match inserendo Kean, Dodò e Gudmunsson, il che ha portato ai gol di Adli e Kean. I The New Saints, una squadra gallese, hanno iniziato la partita con grande intensità, creando preoccupazione nella difesa viola, ma la Fiorentina ha mostrato la sua superiorità tecnica e fisica. Tuttavia, questa superiorità non si è tradotta in concretezza, lasciando la Fiorentina con un attacco sterile e inoffensivo; Ikoné ha sprecato occasioni sotto porta, mentre Mandragora ha colpito una traversa al 40′, suscitando i fischi del pubblico al termine del primo tempo.
Nel secondo tempo, Palladino ha mantenuto in campo gli stessi undici della prima frazione, dando così una nuova opportunità a chi aveva giocato poco in campionato. I gallesi, che in Italia sarebbero probabilmente in Serie B, hanno mostrato vulnerabilità. Dopo undici minuti di gioco nel secondo tempo, i cambi sono stati effettuati, e Adli ha sbloccato il match al 64′, assistito da Ikoné. Nonostante la fatica per arrivare al gol, Kean ha raddoppiato quattro minuti dopo con un tocco ravvicinato. La Fiorentina ha poi cercato di mantenere il vantaggio, ma ha continuato a trovare difficoltà a concretizzare le azioni offensive, lasciando pochi spunti al suo avversario. Il risultato finale, 2-0, ha portato un po’ di sollievo nello spogliatoio viola, ma non ha aumentato le certezze di Palladino in vista della partita di campionato contro il Milan domenica. La squadra deve lavorare intensamente per migliorare le proprie prestazioni e affinare la precisione sotto porta in un momento cruciale della stagione.