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martedì, Ottobre 8, 2024
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4,3 Milioni di Italiani rinunciano alle Cure Mediche

In Italia, la situazione sanitaria è critica, evidenziando problemi significativi nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN) secondo il 7° Rapporto della Fondazione Gimbe. Si registra una grave crisi del personale, con un evidente divario tra nord e sud del paese, e un incremento della spesa delle famiglie del 10,3%. Circa 4,5 milioni di persone hanno rinunciato a ricevere cure, spesso per motivi economici. Inoltre, la spesa per la prevenzione è crollata del 18,6%.

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, sottolinea che il finanziamento pubblico della sanità è carente rispetto alla media europea, con un divario di 52,4 miliardi di euro. Dal 2010 al 2024, il Fabbisogno Sanitario Nazionale (FSN) è aumentato di 28,4 miliardi, ma i tagli effettuati tra il 2010 e il 2019 ammontano a oltre 37 miliardi. Ma anche negli anni recenti, le risorse destinate alla sanità non hanno consentito un rafforzamento strutturale del SSN a causa dei costi legati alla pandemia.

Le previsioni di finanziamento non promettono un miglioramento: si prevede un ulteriore ridimensionamento della spesa sanitaria sul PIL. Nel 2023, la spesa sanitaria totale è aumentata principalmente a carico delle famiglie e non grazie a un incremento della spesa pubblica. A causa di questo carico economico, 4,48 milioni di persone hanno rinunciato a visite e cure in base a dati ISTAT, con 2,5 milioni di rinunce per motivi economici.

Inoltre, la spesa per la prevenzione è stata drasticamente ridotta, dimostrando il sotto-finanziamento di questo settore. Cartabellotta avverte che la crisi del personale sanitario è senza precedenti, aggravata dalla frustrazione lavorativa e dai bassi stipendi, portando a un progressivo abbandono del SSN. Si calcola che dal 2019 al 2022 ci sia stata una perdita di oltre 11.000 medici.

Il personale infermieristico è carente, con un’utenza in continuo calo e una produzione di laureati in Scienze Infermieristiche inferiore alla media OCSE. Le disuguaglianze regionali aggravan la situazione, con solo 13 regioni che rispettano i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Cartabellotta conclude affermando che il fallimento del SSN non compromette solo la salute, ma anche la dignità delle persone. La Fondazione ha proposto un Piano di Rilancio del SSN in 13 punti, chiedendo un nuovo patto politico e sociale per salvaguardare questo fondamentale servizio.

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