Il governo della Guyana ha annunciato una misura straordinaria: ogni cittadino maggiorenne riceverà un pagamento di 500 dollari, equivalenti a circa 460 euro. Questa iniziativa, che ha attirato l’attenzione globale, nasce in un contesto in cui l’economia del Paese ha mostrato segni significativi di miglioramento. Il presidente Mohamed Irfaan Ali ha proposto questo “regalo” come risposta ai problemi di disparità sociale e all’aumento del costo della vita, fenomeni che affliggono gran parte della popolazione.
La somma di 460 euro rappresenta un sostegno importante per molte famiglie in difficoltà economica. La decisione di erogare questo bonus è stata accolta con entusiasmo dalla popolazione, che spera possa alleviare le difficoltà quotidiane. Il governo sostiene che le finanze statali siano in grado di sostenere tali spese, giustificando la misura come un intervento necessario per affrontare le problematiche economiche del Paese.
Fino a qualche anno fa, il PIL nominale pro capite della Guyana era di circa 3.700 dollari americani, ma la situazione è cambiata radicalmente. Grazie alla scoperta di un vasto giacimento di petrolio al largo delle sue coste, l’economia nazionale si appresta ora a un potenziale boom. Si prevede che entro il 2028 la produzione di petrolio raggiunga 1,2 milioni di barili al giorno, contribuendo in modo significativo all’economia globale. Attualmente, la produzione è di circa 400.000 barili al giorno, gestita dalla Exxon, con la quasi totalità del petrolio venduto all’India.
Nonostante queste prospettive positive, il Paese continua a essere caratterizzato da una forte dipendenza dai capitali esteri e da un alto debito pubblico. La Guyana, che si affaccia sulla costa atlantica del Sudamerica e confina con Venezuela, Suriname e Brasile, è storicamente conosciuta per il turismo, l’agricoltura e la pesca. Fino al 1966, era sotto il protettorato inglese, motivo per cui oggi l’inglese è la lingua principale e il cricket è uno degli sport più praticati.
La somma di 460 euro che il governo intende distribuire rappresenta quindi non solo un aiuto immediato, ma anche un segnale di un possibile risanamento economico per una nazione pronta a un nuovo inizio.