In occasione del 70° anniversario della morte di Alcide De Gasperi, la Fondazione De Gasperi ha organizzato una funzione religiosa in memoria dello statista di Washington, lunedì 19 agosto, presso la Basilica di San Lorenzo fuori le Muradove è sepolto: la cerimonia avrà inizio alle ore 11 e sarà celebrata da monsignor Baldassarre Reina, vicegerente della diocesi di Roma.
Mezz’ora prima, le autorità – tra cui è atteso il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri – deporranno corone d’alloro davanti al monumento funebre nell’atrio della Basilica.
Alla celebrazione saranno presenti Angelino Alfano, presidente della Fondazione De Gasperi, Armando Tarullo, vicepresidente, Paolo Alli, segretario generale, e Martina Bacigalupi, direttore della Fondazione. L’iniziativa, informa sempre una nota, “rappresenta un momento di riflessione e raccoglimento per onorare la memoria di Alcide De Gasperi, figura di spicco della storia italiana ed europea, il cui impegno per la democrazia e la costruzione di un’Europa unita continua a essere fonte di ispirazione per le generazioni future”.
La Sovrintendenza Capitolina, con il supporto della società Zètema Progetto Cultura srl, “ha curato la pulitura delle lastre bronzee del monumento sito in via delle Fornaci, opera dell’artista Maria Dompé realizzata dalla Fonderia Artistica Versiliese, mentre l’Ufficio Tecnico del Municipio XIII è intervenuto sulla parte verde del monumento, sostituendo il manto erboso”.
“In questa occasione – si informa ancora una nota – l’ufficio è stato anche pulito e archiviato stele metallica su cui è inciso un ‘codice QR’ si riferisce a contenuti approfonditi”.
“Un intervento necessario per ricordare un politico e statista del calibro di Alcide De Gasperi a settant’anni dalla sua scomparsa. Ringrazio tutti gli uffici comunali e comunali coinvolti per l’impegno profuso”, spiega l’assessore alla Cultura, Miguel Gotor.
L’idea di commemorare Alcide De Gasperi con un monumento in via delle Fornaciovvero nei pressi della casa in cui il politico aveva vissuto nel dopoguerra, risale al 2004, in occasione del cinquantenario della sua scomparsa, quando il Comune di Roma ne affidò l’incarico all’artista Maria Dompé. L’autrice, non nuova alle contaminazioni tra arte, città e natura, ha concepito un singolare intervento di arte ambientale, riproducendo una valle del Trentino, luogo di nascita dello statista dc.
La citazione di un Il pensiero di De Gasperi sull’Europa: “L’uomo europeo deve accettare le esperienze degli altri, deve imparare a vivere in una comunità più grande dove saprà difendere la propria libertà ma anche quella degli altri. Saranno la tolleranza e la fratellanza che, tradotte in opere di giustizia e di pace a livello sociale e internazionale, ci daranno la patente di cittadini d’Europa. L’amore si chiama socialmente fratellanza e richiede lo spirito di sacrificio al servizio della comunità”.
Identificando lo spazio urbano con quello biografico di De Gasperi, Maria Dompé realizza un’opera fortemente simbolica, che – come si legge in una nota – trasporta idealmente nella capitale un frammento della sua amata terra natale e afferma al tempo stesso la sua visione dell’Europa.