Vannacci “va mandato a casa”, dice senza giri di parole Maurizio Gasparri, capogruppo dei senatori di Forza Italia. Lo ha detto commentando ad Agorà Estate su Rai Tre, le ultime uscite del generale eletto all’europarlamento nelle liste della Lega.
«Io sono un militante politico, ho cominciato da ragazzo, ho fatto tutta una trafila: la politica è aperta a tutti, chiunque si può candidare, può fondare partiti. Però sono un po’ contro l’improvvisazione, a destra, al centro, o a sinistra.
«Nel caso di Vannacci, che ha preso voti dicendo cose condivise in tutti i bar e in tutti gli autobus, un po’ di demagogia è facile seminarla, e forse tutti siamo incorsi in questo peccato… dopodiché uno che finge di perdere l’equilibrio nella metropolitana per toccare uno e vedere com’è la sua pelle, a me pare uno che ha qualche problema. Va mandato a casa uno che dice queste cose».
Gasparri a Antitrust e Agcom: controllate Swisscom
Gasparri si è anche occupato di quanto è accaduto nei giorni scorsi al Messaggero, quotidiano della Capitale, che non è andato in edicola a causa di malfunzionamenti della società Fastweb.
«Questo gruppo, ha dichiarato Gasparri, è stato acquistato tempo fa da una società svizzera. Le autorità di garanzia devono fare le loro valutazioni prima di autorizzare la vendita di Vodafone Italia attuata da Fastweb a sua volta controllata da Swisscom.
«Facciamo presente che Swisscom è un operatore di uno Stato che non fa parte dell’Unione Europea e quindi la vigilanza deve essere ancora più attenta per gli aspetti giuridici, che ovviamente non sfuggiranno né all’Antitrust né all’Agcom.
Un problema serio è quello delle garanzie di funzionamento tecnologico. È evidente che un gruppo importante deve garantire la continuità delle proprie strutture, per evitare quel che è successo all’incolpevole ‘Messaggero’, danneggiato dalla inefficienza di Fastweb.
In questa fase, prosegue Gasparri, a livello internazionale si fa molta attenzione all’introduzione di tecnologie cinesi, come quelle di ZTE e di Huawei, guardando alle scelte dei principali operatori delle telecomunicazioni.
«Pertanto non fare una verifica attenta in sede di autorizzazione della vendita di Vodafone a Fastweb, controllata da Swisscom, sarebbe un grave errore. Vanno imposte chiare condizioni accessorie, per poter garantire la continuità di funzionamento.
«Bisogna anche evitare che la colonizzazione tecnologica si estenda. Non si può essere attenti nei confronti di società italiane e distratti nei confronti di chi opera in Italia ed ha proprietà collocate altrove.
Quanto è successo al ‘Messaggero’ deve rappresentare un allarme per tutte le autorità. È inutile altrimenti creare autorità per la cybersicurezza e moltiplicare gli organismi di garanzia se poi non si interviene in via preventiva con chiarezza. Anche il governo, sono certo, eserciterà il suo massimo controllo».
«Non vi resta che attaccare Massimo Boldi»
Infine un giudizio positivo sul governo di centrodestra che “fa bene all’Italia, mentre le bugie della sinistra appaiono sempre più ridicole. Infatti vengono travolte dalla forza dei fatti.
«Sul fronte dell’immigrazione, rileva Gasparri, i dati sono inconfutabili. Gli sbarchi sono diminuiti del 60%. Vuol dire che comincia a fare effetto la politica degli accordi con i paesi nordafricani, rilanciata dal governo italiano nel solco dell’azione che svolse Berlusconi.
«Una politica sostenuta anche dall’Unione Europea e dalla von der Leyen, che ha accompagnato la Meloni in alcuni viaggi proprio finalizzati a questo scopo.
«Intanto, le entrate fiscali aumentano 9,9% e l’evasione fiscale diminuisce drasticamente. Il che dimostra che il taglio delle tasse produce gli effetti che abbiamo sempre previsti.
«Facilita la lotta all’evasione fiscale e fa aumentare le entrate, perché snida gli evasori e rassicura i contribuenti onesti, che vengono pressati di meno dal fisco. La legge di stabilità confermerà il taglio del cuneo fiscale e la sinistra si limiterà ad urlare le sue clamorose bugie, travolta dalla forza dei fatti.
«Non gli resta che insultare Massimo Boldi, solo perché scrive sui social che sta dalla parte della Meloni, o sventolare foto di chi, per lanciare le vendite di un calendario, attacca il governo di centrodestra. Ognuno è libero di avere i suoi punti di riferimento. Noi guardiamo alla realtà dei numeri, per la sicurezza degli italiani e per il risanamento della nostra economia».
ADN Kronos