Il fisco torna a battere cassa. Dopo la “pausa estiva”, durata tre settimane, che ha visto slittare gli adempimenti fiscali e il versamento delle somme in scadenza a partire dall’inizio del mese, milioni di contribuenti saranno chiamati a versare. In totale sono 119 le scadenze fiscali fissate per domani. E altre sono in calendario per la fine del mese. Il principale appuntamento di domani riguarda l’Irpef.
Chi ha scelto il pagamento rateale effettuando il primo versamento entro il 30 giugno, è chiamato a versare la terza rata dell’imposta con applicazione degli interessi nella misura dello 0,50%, e del saldo dell’Iva relativa al 2023 risultante dalla dichiarazione annuale, maggiorato dello 0,40%. Coloro che hanno optato per il primo pagamento il 31 luglio, devono provvedere al versamento della seconda rata, con maggiorazione dello 0,40%. I contribuenti Iva devono poi provvedere al versamento dell’imposta dovuta per il mese di luglio e del secondo trimestre 2023.
I contribuenti soggetti agli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) tenuti a effettuare entro il 30 giugno i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi e da quelle in materia di Irap e di Iva, in base al concordato preventivo biennale, devono versare la seconda rata dell’Iva relativa ai maggiori ricavi o compensi indicati nella dichiarazione dei redditi, con applicazione degli interessi nella misura dello 0,18%. I soggetti che esercitano attività di intrattenimento devono, invece, versare l’imposta relativa alle attività svolte con carattere di continuità nel mese di luglio.
Sempre entro domani, gli intermediari immobiliari e i gestori di portali online devono versare la ritenuta del 21% sui canoni di locazione breve. E i sostituti d’imposta devono pagare l’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali sulle somme erogate, nel mese di luglio, ai dipendenti del settore privato in relazione a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione.
Altra data da cerchiare venerdì 30 agosto. I contribuenti soggetti agli indici sintetici di affidabilità fiscale dovranno versare il saldo del 2023 e il primo acconto per il 2024 per le imposte sui redditi e Irap, con una maggiorazione dello 0,40%. Entro la stessa data andrà pagata, in unica soluzione o come prima rata, la cedolare secca a titolo di saldo per l’anno 2023 e di primo acconto per l’anno 2024, con maggiorazione dello 0,40%. Infine il 30 agosto è il termine ultimo per i contribuenti tenuti a effettuare i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi annuali delle persone fisiche, delle società e dell’Irap con la maggiorazione dello 0,40%.