I raid compiuti da Israele sulla Striscia di Gaza la scorsa notte hanno ucciso 15 persone appartenenti alla stessa famiglia, tra cui nove bambini e tre donne. Lo affermano i servizi di soccorso della Striscia. Il portavoce Mahmud Bassal ha precisato all’Afp che è stata sterminata la famiglia Ajlah, la cui casa è stata colpita dagli israeliani.
Secondo l’agenzia Wafa, il bilancio degli ultimi attacchi è finora di 16 morti, tra Al-Zaweida, dove sarebbero state colpite tende di sfollati e abitazioni, e Sheikh Radwan, a nord di Gaza City.
Conclusi i negoziati a Doha
Intanto, si sono conclusi venerdì pomeriggio a Doha i due giorni di vertice per il rilascio degli ostaggi e la tregua a Gaza. I colloqui continueranno la prossima settimana tra i Paesi mediatori, Usa, Egitto e Qatar e probabilmente domenica, quando arriverà la squadra negoziale da Israele, si terrà un nuovo summit al Cairo.
Bisognerà vedere come questi ultimi raid israeliani impatteranno sul difficile negoziato. Soddisfazione e ottimismo mostrati da Joe Biden solo ieri appaiono anacronistici già il giorno dopo. E’ vero tuttavia che di fronte all’ostinazione israeliana a voler punire ogni singolo dirigente di Hamas (sul leader Sinwar il bersaglio più grosso) il fatto che l’Iran non abbia ancora messo in atto le minacce di ritorsione contro Tel Aviv rappresenta la miglior garanzia che il processo che dovrebbe portare il cessate il fuoco a Gaza è ancora in corso.