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lunedì, 25 Novembre, 2024
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Yacht affondato, le vittime hanno cercato scampo nelle bolle d’aria

Il Bayesian è stato travolto “non da una tromba marina, ma da downburst”, ed “è affondato di poppa”, poi si è adagiato sul fianco destro. “Un evento repentino e improvviso”, “non c’era avviso di burrasca” e la barca “poteva stare in rada”. L’allerta è stata lanciata alle 4.38 con un razzo. Sedici minuti non sono bastati alle sei vittime trovate nel super yacht britannico che hanno tentato di salvarsi disperatamente, di conquistare “le ultime bolle d’aria” nello scafo invaso dall’acqua, risalendo la nave.

Cinque di loro sono stati trovati tutti nella prima cabina sul lato sinistro: il presidente della Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, e sua moglie, Judy; l’avvocato Chris Morvillo, dello studio legale Clifford Chance, insieme alla moglie Neda, e il magnate britannico Mike Lynch; la figlia Hannah nella terza cabina, sempre sul lato sinistro.

Dettagli emersi nella conferenza stampa sull’affondamento, lunedì scorso, dello yacht britannico al largo di Porticello, convocata dal procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, che ha parlato di “tragedia gravissima di impatto internazionale per la caratura delle persone coinvolte; e che sarebbe ancora più grave se si accertasse che è stata determinata da comportamenti non corretti. Non escludiamo nulla”, mentre annuncia che sarà nuovamente sentito il comandante e che anche le autorità inglesi potranno svolgere un ruolo nelle indagini “Sono in corso interlocuzioni”. Al momento si continua a procedere per naufragio colposo e omicidio plurimo colposo contro ignoti; ma le prime iscrizioni potrebbero avvenire “molto prima del fondamentale recupero del veliero. E a breve saranno effettuate le autopsie.

“Si sono rifugiati per cercare la salvezza nelle cabine sul lato sinistro dove si sono formate le ultime bolle d’aria”, ha ricostruito Girolamo Bentivoglio, comandante dei vigili del fuoco, “per trovare bolle d’aria”.

L’affondamento di poppa potrebbe del resto indicare che è stato lasciato aperto il portellone di quella parte della nave, favorendo l’ingresso di una enorme quantità d’acqua e determinando l’inabissamento. “Questo è uno degli aspetti cruciali oggetto di indagine e accertamenti”, ha detto il pm Raffaele Cammarano. A salvarsi 6 passeggeri su 12 e 9 membri dell’equipaggio su dieci: questi ultimi erano svegli, “per questo si sono salvati”, ha aggiunto. Tutti tranne il cuoco di Antigua Recaldo Thomas, la settima vittima. Hanno avvisato del pericolo imminente i passeggeri che, secondo le testimonianze dormivano? “È un altro elemento che stiamo verificando”, ha risposto ancora: “Si è trattato di un evento repentino e improvviso e sulla plancia c’era un uomo dell’equipaggio che poteva avvisare dell’arrivo della tempesta”.

Per l’ammiraglio della Guardia costiera, Raffaele Madauca, prima di allora “il Meteomar, facilmente reperibile di tutti non prevedeva, nell’area del Tirreno meridionale ovest, burrasca, ma 5 come mare e isolati temporali. Ma è vero che ci sono delle navi con attezzature in grado id valutare le condizioni nelle loro evoluzioni. Era possibile ancorarsi li’, ma questo e altro è lasciato alle valutazioni del comandante”.

Il veliero la società armatrice ha detto di volerlo recuperare, come reso noto dall’ammiraglio Madauca: “Sui tempi dipende da quando presenteranno il piano di recupero che dovrà essere sottoposto alle autorità marittime. I costi sono a carico degli armatori che si sono voluti accertare anche che non vi fossero danni ambientali, al momento esclusi”.

Le autopsie saranno fissate ne prossimi giorni, ma che succede ai superstiti? “Non hanno alcun obbligo di restare in Sicilia, per Cartosio, “ma contiamo sulla loro collaborazione qualora avessimo bisogno di ulteriori chiarimenti, pronti ad attivare se necessario strumenti come le rogatorie. Al comandante – ha sottolineato – dovremo fare altre domande e ci aspettiamo che attenda l’esito di questo ulteriore accertamento”.

Cartosio ha confermato che al momento si procede “contro ignoti” per “naufragio colposo e omicidio plurimo colposo”. Ai fini della conclusione delle indagini “sarà fondamentale il recupero del relitto per la definizione delle responsabilità”, ma, avverte Cartosio, “le iscrizioni nel registro degli indagati dipendono da accertamenti e potrebbe succedere che iscriviamo qualcuno anche molto prima del recupero”.

Il comandante dovrà essere sentito di nuovo: “Collabori”. Rispondendo ad altre domande, il pm Cammarano ha assicurato che “finora è stato collaborativo”, ma anche che, come gli altri dell’equipaggio, non è stato sottoposto ad alcol test: “Non c’era alcun obbligo – per il sostituto – erano sotto choc e alcuni aveva ferite serie, la priorità era questo”.

Per Cartosio è stata anche l’occasione per porre il problema della libertà di informazione: “Mi sono trincerato nel silenzio, non ho risposto alle domande che mi sono state rivolte, perché in Italia non è consentito fare diversamente in base al decreto legislativo 106 del 2006 come modificato da legge del 2021 che vieta al procuratore di rilasciare dichiarazioni agli organi informazione se non con comunicati stampa e conferenze stampa. Ho criticato questa legge in più di un dibattito pubblico perché a mio avviso crea ostacoli notevoli all’attività della libera informazione, ma tutti i cittadini sono tenuti a rispettare le leggi anche quando non piacciono, soprattutto i magistrati”.

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