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sabato, 23 Novembre, 2024
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Ritornata alla calma la rivolta nel carcere minorile ‘Beccaria’ di Milano

Nelle prime ore di stamane, sono stati riportati alla calma i disordini scoppiati ieri all’interno dell’istituto penale minorile ‘Beccaria’ di Milano, che ha subito ingenti danni. La Uilpa Polizia Penitenziaria ha comunicato che il bilancio dei disordini include alcuni contusi, tra cui anche agenti, e un detenuto ricoverato in ospedale sotto sorveglianza della polizia di Stato, a causa della mancanza di operatori penitenziari. Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa, ha sottolineato che il piantonamento del detenuto ricoverato è previsto per le ore 8, con agenti che hanno lavorato fino alle 5 del mattino e che hanno avuto meno di tre ore di riposo.

Nel corso dei disordini, che hanno coinvolto tutti i 58 detenuti presenti, diversi tentativi di evasione sono stati registrati. Quattro di questi reclusi sono riusciti a scavalcare il muro di cinta, ma dopo ore di ricerche sono stati tutti rintracciati all’interno del perimetro del carcere e nelle aree circostanti, dove si trovano altri uffici del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità. I detenuti hanno incendiato vari locali e hanno tentato un’evasione di massa dirigendosi verso la portineria, considerata l’ultimo accesso verso l’esterno.

Per far fronte alla situazione, è stato necessario l’intervento anche di agenti di polizia penitenziaria liberi dal servizio. L’istituto ‘Beccaria’ è già stato al centro di un’indagine della Procura di Milano, che ha portato all’arresto di 13 agenti accusati di violenze e torture. Questo nuovo episodio di violenza è stato interpretato dal sindacato come una chiara dimostrazione del fallimento del sistema penale minorile, che manifesta problematiche simili a quelle riscontrate nel settore penale per adulti.

Il sindacalista ha richiesto un cambio deciso e immediato da parte della politica, affermando che il sistema deve essere messo in sicurezza, con un incremento del personale della Polizia penitenziaria, attualmente carente di oltre 18 mila unità. È stato sottolineato anche l’importante bisogno di implementare e riorganizzare le strutture, suggerendo una riflessione sull’opportunità di mantenere negli istituti penali minorili individui fino a 25 anni.

In conclusione, la Uilpa auspica che il Ministero della Giustizia e il Governo si facciano sentire nelle prime ore del mattino con misure concrete e immediate, manifestando timore di dover nuovamente affrontare annunci privi di sostanza. La richiesta è di un intervento efficace che possa affrontare le problematiche sistemiche degli istituti penali minorili, per garantire maggiore sicurezza e benessere sia per i detenuti sia per il personale coinvolto.

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