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domenica, 24 Novembre, 2024
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Dallo iodio alla vitamina E: una persona su due nel mondo è carente.

Un recente studio condotto dalla Harvard Chan School di Boston e pubblicato su The Lancet Global Health ha rivelato dati preoccupanti sull’assunzione di micronutrienti essenziali per la salute umana. Guidato da Simone Passarelli, questo studio è il primo a fornire una stima globale riguardante l’assunzione inadeguata di quindici micronutrienti fondamentali, evidenziando come le carenze nutrizionali rappresentino una forma comune di malnutrizione con potenziali gravi conseguenze, dalle complicazioni in gravidanza a un aumento del rischio di malattie infettive.

Per condurre la ricerca, sono stati analizzati dati provenienti dal Global Dietary Database e dalla Banca Mondiale, esaminando l’apporto di nutrienti in 185 paesi. Lo studio ha considerato 17 gruppi di età, dai neonati fino agli ultraottantenni, per determinare se le assunzioni di questi micronutrienti fossero sufficienti a soddisfare le raccomandazioni sanitarie. I risultati hanno evidenziato che l’assunzione inadeguata è particolarmente preoccupante per alcuni nutrienti: i livelli di iodio, vitamina E, calcio e ferro risultano insufficienti rispettivamente per il 68%, 67%, 66% e 65% della popolazione globale. Altri micronutrienti, come riboflavina, folato, vitamine C e B6, mostrano anch’essi significative carenze.

Le donne appaiono più vulnerabili alle carenze di iodio, vitamina B12, ferro e selenio, mentre gli uomini presentano insufficienze relative a calcio, niacina, tiamina, zinco, magnesio e le vitamine A, C e B6. In particolare, i giovani tra i 10 e i 30 anni, specialmente nelle regioni dell’Asia meridionale e orientale e nell’Africa subsahariana, sono maggiormente a rischio di carenze di calcio.

Questi risultati dimostrano l’urgenza di implementare interventi globali per migliorare l’apporto di micronutrienti. Gli autori dello studio sottolineano che le carenze alimentari, se non affrontate, possono portare a gravi problemi di salute a lungo termine, con un impatto non solo sulla qualità della vita degli individui, ma anche sulle economie dei paesi interessati.

In conclusione, la ricerca della Harvard Chan School evidenzia la necessità di una maggiore attenzione verso l’assunzione di micronutrienti a livello globale, specialmente per le popolazioni più vulnerabili. È fondamentale adottare politiche e strategie efficaci che possano garantire un adeguato apporto di nutrienti essenziali, contribuendo così al miglioramento della salute pubblica e alla prevenzione di malattie legate alla malnutrizione.

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