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giovedì, 21 Novembre, 2024
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Vaiolo delle scimmie: Nuovi casi in Kenya e primo contagio a Malta – Raccomandazioni aggiornate

Il monitoraggio sulla diffusione del vaiolo delle scimmie (Mpox) continua a essere attivo, con l’ultimo caso confermato dal Ministero della Salute del Kenya, dove è stato segnalato un terzo contagio, riferito a una donna di 30 anni di Nairobi, risultata positiva al virus. La paziente ha recentemente viaggiato in Uganda ed attualmente si trova in condizioni stabili in un’unità di isolamento. I primi due casi in Kenya riguardavano camionisti provenienti dall’Uganda e dalla Repubblica Democratica del Congo. Fino ad oggi, sono stati analizzati 89 campioni nel Paese, con 79 risultati negativi e 7 ancora in fase di analisi.

In Italia, il Ministero della Salute sta esortando a prestare particolare attenzione ai rischi di contagio legati ai viaggi nei Paesi in cui il virus è attivamente diffuso. Il Dr. Antonio Lavazza, dell’Izsler – Rete Istituti Zooprofilattici, evidenzia l’importanza di essere vigili e preparati a gestire eventuali focolai. Nel frattempo, è stato segnalato anche il primo caso di Mpox dell’anno a Malta, dove un paziente ha contratto il virus all’estero ma si trova attualmente in condizioni cliniche stabili e in isolamento, mentre il tracciamento dei contatti è in corso.

Il Ministero della Salute maltese ha lanciato appelli alla popolazione per limitare il rischio di trasmissione, sottolineando l’importanza della pratica del sesso protetto e del dialogo aperto sulla salute sessuale. Si raccomanda di evitare contatti con persone sintomatiche e garantire un’adeguata igiene, incluso il lavaggio frequente delle mani. A Malta, il primo caso era stato rilevato nel maggio 2022, e la situazione è preoccupante, con il contagio che ha già colpito numerosi individui.

Attualmente, i casi di Mpox hanno superato le 20.000 unità a livello globale, spingendo l’OMS a lanciare un piano strategico con investimenti da 135 milioni di dollari. L’epidemia è in crescita nella Repubblica Democratica del Congo, dove è stato identificato un nuovo ceppo virale, Clade I, ritenuto più pericoloso e in grado di colpire i bambini. Anche Svezia e Thailandia hanno segnalato casi importati recentemente. L’Oms ha ufficialmente dichiarato un’emergenza sanitaria internazionale, evidenziando l’importanza di monitorare il contagio, anche sugli animali domestici e selvatici.

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