Uno studio dell’Università di Otago, pubblicato su Jama Pediatric, ha messo in discussione l’idea che l’uso di smartphone e tablet o la visione televisiva prima di andare a letto influisca negativamente sul sonno dei bambini. I ricercatori neozelandesi hanno esaminato il comportamento di 79 ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, monitorando il tempo trascorso davanti a schermi e la qualità del sonno. I risultati hanno mostrato che, sebbene l’uso degli schermi prima di coricarsi avesse un impatto minimo sul sonno, l’uso degli stessi a letto aumentava il tempo necessario per addormentarsi di circa mezz’ora e riduceva il numero totale di ore di sonno.
Gli studi precedenti avevano messo in guardia sugli effetti negativi dell’uso prolungato degli schermi, come irritabilità, difficoltà di concentrazione e memoria ridotta. Inoltre, era emerso un legame tra il tempo trascorso davanti a schermi e l’insorgenza di problemi comportamentali o depressione infantile. Il team di ricerca ha suggerito la necessità di aggiornare le linee guida sul sonno per riflettere meglio le abitudini contemporanee, che non sono supportate dalle raccomandazioni attuali.
Per raccogliere i dati, i ricercatori hanno dotato i partecipanti di body camera per monitorare l’uso degli schermi e di un actigraph per misurare il sonno. Sorprendentemente, il 99% dei ragazzi ha riportato di utilizzare schermi nelle due ore prima di dormire, e più della metà li ha utilizzati anche a letto. I risultati hanno evidenziato che attività interattive e multitasking riducono ulteriormente la qualità del sonno.
Nonostante le scoperte incoraggianti riguardo all’uso degli schermi discostato dal momento del sonno, l’Agenzia svedese per la salute pubblica ha recentemente raccomandato di limitare l’uso di smartphone e tablet nei bambini, con indicazioni specifiche in base alle età. Anche i funzionari danesi hanno adottato regole simili nel 2023, sottolineando l’importanza di limitare il tempo di schermo, specialmente per i più piccoli.
In sintesi, sebbene l’uso di schermi non sembri danneggiare il sonno se fatto con moderazione e lontano dall’orario di coricamento, è fondamentale rivedere le attuali linee guida e adottare un approccio equilibrato, considerando sia i benefici che i potenziali rischi legati all’uso della tecnologia.