Il mistero attorno a un caffè potrebbe costare caro al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. La questione verte su chi abbia realmente pagato, con la possibilità che se sia ricorso a fondi pubblici, il ministro debba dimettersi. Finora, Sangiuliano ha mantenuto la sua posizione, ma la situazione rimane sotto scrutinio, e la pressione da parte dell’opposizione è intensa. In un incontro con Giorgia Meloni, Sangiuliano ha risposto a numerose domande senza però chiarire la questione centrale.
Al centro della controversia c’è Maria Rosaria Boccia, ex consulente del ministero, che afferma di non aver speso un centesimo di tasca propria per pranzi e trasporti. Il ministero respinge le sue affermazioni sostenendo che i costi non sono stati coperti con denaro pubblico. Il dibattito si è intensificato sui social media, alimentando polemiche incessanti. La Meloni, inizialmente riluttante a coinvolgersi nella disputa, ha dichiarato di dover riporre fiducia nel suo ministro.
Se Sangiuliano dovesse dimettersi, la situazione si complicherebbe ulteriormente per Meloni, che si troverebbe a dover rimpiazzare due ministri: Sangiuliano e Raffaele Fitto, destinato a Bruxelles. Questo scenario renderebbe necessario affrontare un rimpasto governativo, un termine che Meloni ha sempre cercato di evitare. La difficoltà nel trovare successori potenzialmente graditi a tutti i membri dell’esecutivo rappresenta una sfida: Tajani e Salvini potrebbero avere riserve su proposte non in linea con le loro preferenze politiche.
Meloni sta dunque cercando di evitare un’immediata crisi, danneggiata non solo dall’opposizione, ma anche dalle dinamiche interne alla sua coalizione. Anche se non è ancora il momento di fare previsioni, il clima politico è stagnante e critica. Il governo ha di fronte altre problematiche urgenti come l’immigrazione, la sicurezza, scuola e sanità, e qualsiasi distrazione potrebbe avere conseguenze gravi.
In conclusione, l’auspicio è che la verità su chi ha pagato il caffè venga a galla rapidamente, poiché la stabilità del governo e l’attenzione a questioni cruciali per il Paese sono in gioco.