Pavel Durov, fondatore di Telegram, ha condiviso un messaggio sul suo canale dopo il suo arresto in Francia il 24 agosto, esprimendo sorpresa che qualcuno possa essere ritenuto responsabile per crimini commessi da terzi. Ha definito “fuorviante” l’idea di accusare un amministratore delegato di reati perpetrati da altri utenti sulla piattaforma. Durov ha negato le affermazioni secondo cui Telegram sarebbe un “paradiso anarchico”, sostenendo che l’azienda rimuove quotidianamente milioni di messaggi e canali dannosi.
Inoltre, ha respinto le accuse delle autorità francesi riguardo alla presunta mancanza di risposte da parte di Telegram, rivelando di aver collaborato attivamente con le autorità per stabilire una comunicazione diretta sulla minaccia terroristica in Francia. Dopo aver riconosciuto l’aumento esponenziale degli utenti di Telegram, ora circa 950 milioni a livello globale, Durov ha riconosciuto che ciò ha facilitato l’abuso della piattaforma da parte dei criminali e si è impegnato a migliorare la situazione.
Alla fine del messaggio, ha espresso la speranza che gli eventi di agosto possano spingere Telegram e l’intero settore dei social media verso una maggiore sicurezza. Ha anche avvertito che, se non riuscissero a raggiungere un accordo con le autorità locali per bilanciare privacy e sicurezza, Telegram potrebbe considerare di lasciare il Paese.
Durov è stato rilasciato con cauzione di cinque milioni di euro il 28 agosto, con l’obbligo di presentarsi a una stazione di polizia due volte a settimana, rimanendo così in Francia. Le sue dichiarazioni indicano un intento di affrontare le preoccupazioni legate all’uso della piattaforma per attività illecite, pur mantenendo una posizione di difesa rispetto alle critiche ricevute. Durov ha chiarito la sua intenzione di lavorare internamente per migliorare la sicurezza della piattaforma e ha promesso comunicazioni future su queste sviluppi.