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domenica, 24 Novembre, 2024
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“O Sangiuliano svela la verità: la voce di molte donne” VIDEO

Maria Rosaria Boccia, quasi nominata consigliera del ministero della Cultura, ha rilasciato un’intervista a La7 in cui ha discusso la sua contrattazione con l’ex ministro Gennaro Sangiuliano. Durante l’intervista, ha affermato: “O Sangiuliano racconta la verità o lo farò io, e nel racconto cadrebbero tante altre donne.” Boccia ha spiegato di avere prove consistenti della sua posizione, come messaggi e telefonate, sottolineando che, anche se cancellati, i dati nei cellulari sono reperibili. Ha sollevato interrogativi su un possibile conflitto di interesse che potrebbe essere alla base della sua mancata nomina, citando esempi di altri consiglieri, come Beatrice Venezi, che ricopre più cariche e ha legami retribuiti con enti privati.

Boccia ha delineato un cronoprogramma degli eventi, specificando che quando Sangiuliano doveva nominare lei, la loro relazione era attiva, ma poco dopo, quando la relazione era terminata, la nomina è stata revocata. Ha anche rivelato di aver ascoltato una telefonata della moglie del ministro, durante la quale la donna chiedeva di annullare la nomina, ponendo così interrogativi sul motivo reale della revoca: un capriccio femminile o il fatto che lei non avesse le competenze necessarie?

Respondendo alle accuse di voler apparire come un’arrampicatrice sociale, Boccia ha chiarito che non ha bisogno del lavoro gratuito e che la sua famiglia è finanziariamente stabile. Riguardo alle dimissioni di Sangiuliano, ha espresso tristezza, affermando che meritava il suo incarico e che, nonostante i suoi errori di gestione della situazione, è una persona competente e di valore. Ha concluso dicendo che, sebbene forse fosse necessario dimettersi a seguito della tempesta mediatica, Sangiuliano avrebbe potuto evitare questa decisione se avesse detto la verità fin dall’inizio.

L’intervista di Boccia ha sollevato notevoli interrogativi sulla dinamica di potere all’interno del ministero e sulla questione dei conflitti di interesse, evidenziando anche le lotte di donne nel mondo del lavoro e della cultura.

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