In Liguria le elezioni regionali si caratterizzano per un contesto turbolento, segnato dallo scandalo che ha coinvolto Giovanni Toti e da difficoltà nel trovare candidati adeguati. Quantomeno paradossalmente, emerge l’ipotesi che la destra possa volere perdere queste elezioni, considerata l’incapacità di presentare figure forti e l’instabilità attuale della Regione.
Dalla sua elezione, la gestione Toti ha visto il blocco di opere pubbliche e l’inefficienza nell’uso dei fondi del PNRR, aggravata da un deficit nel settore sanitario e da un isolamento infrastrutturale crescente. In questo contesto non brillante, le tensioni interne al centrodestra rendono difficile la presentazione di un candidato unitario, tra litigi tra le varie fazioni – i “totiani”, i leghisti, e Fratelli d’Italia.
Nomine come quella di Ilaria Cavo, ben vista ma problematicamente associata all’eredità di Toti, e la figura influente di Claudio Scajola, evidenziano l’incertezza. Scajola, pur se conosciuto e rispettato, ha posto dubbi sulla sostenibilità dei candidati attuali, suggerendo necessità di un “conclave” per trovare una figura alternativa. Altri nomi circolanti, come Carlo Bagnasco e Pietro Piciocchi, paiono anch’essi inadeguati. L’enigma sulla scelta del candidato del centrodestra si complica ulteriormente dalla demotivazione delle figure emergenti.
Mentre il centrodestra vacilla, il fronte opposto si prepara, con Andrea Orlando già riconfermato come candidato del centrosinistra, appoggiato da un’alleanza che potrebbe ampliare il raggio di azione del PD. Le dinamiche tra centristi e sinistra radicale potrebbero rivelarsi fondamentali per attrarre un elettorato moderato, storicamente distante dalle urne.
Il contesto elettorale è intriso di sfide, compreso l’incognita di come il processo legato agli scandali Toti influenzerà gli elettori. In un clima di conflitto tra visioni ottimiste e catastrofiste sulla situazione ligure, il rischio di un’alta astensione potrebbe giocare un ruolo cruciale.
Infine, la frattura tra la vecchia guardia di Toti e nuovi gruppi all’interno della destra segnala un rimescolamento significativo, mentre Toti stesso, in attesa del suo processo, tenta di mantenere un profilo attivo nella politica locale. Le elezioni in Liguria diventeranno dunque una cartina tornasole per le dynamics interne al centrodestra e il futuro politico della regione.