L’estate del 2024 sarà segnata da caldo estremo e disagi nei trasporti, con ritardi e scioperi prolungati che affliggono i viaggiatori italiani. Questi ultimi, frequentemente abituati a situazioni problematiche, accettano, loro malgrado, ritardi di ore, cancellazioni e malfunzionamenti. Tuttavia, esiste un regolamento comunitario che protegge i passeggeri, anche in caso di scioperi e ritardi significativi, che è però poco conosciuto. Le compagnie di trasporto non hanno incentivi a diffondere queste informazioni, portando i viaggiatori a rinunciare a rimborsi e indennizzi a cui avrebbero diritto.
Partendo dal settore ferroviario, l’estate ha visto ritardi considerevoli, anche su tratte ad alta velocità. Secondo le normative europee, se un treno ha un ritardo di 60 minuti o più, o se viene soppresso, la compagnia deve fornire pasti e bevande gratuiti e, a seconda del ritardo, anche sistemazione in hotel. Inoltre, in caso di ritardo tra 60 e 120 minuti, è previsto un indennizzo del 25% del prezzo del biglietto, che sale al 50% per ritardi superiori a 120 minuti.
È necessario che i viaggiatori conoscano queste normative, dato che molti non richiedono i rimborsi previsti. Le indennità sono direttamente accreditate solo per i servizi ad alta velocità, ma ci sono spesso problemi con la loro attuazione. Ad esempio, può capitare che il treno arrivi in ritardo di un’ora, ma il tabellone segni solo 59 minuti per evitare l’indennizzo. Inoltre, le normative prevedono che in caso di mancata coincidenza, il passeggero abbia diritto a un risarcimento, ma in Italia questa opzione è poco conosciuta.
Per quanto riguarda i voli, se il ritardo supera le tre ore, è previsto un risarcimento che varia in base alla distanza. Rimborsi fino a 250 euro sono previsti per voli brevi, fino a 400 euro per quelli medi e fino a 600 euro per i voli lunghi. Dopo due ore di ritardo, le compagnie aeree devono fornire snack e bevande e, se il volo viene posticipato al giorno successivo, devono offrire sistemazione alberghiera, salvo eccezioni per circostanze straordinarie.
Infine, le normative coprono anche gli scioperi, specificando che se sono legati al personale della compagnia, non esonera dal dovere di indennizzo. I passeggeri devono conservare il biglietto e contattare la compagnia per richiedere il risarcimento, attraverso servizi online o direttamente in stazione e aeroporto.