Marco Bucci, sindaco di Genova dal 2017, sta affrontando una difficile sfida: vincere le elezioni regionali in Liguria, mentre combatte una battaglia personale contro un cancro metastatico. Bucci, 65 anni, è stato soprannominato “o sindeco ch’o cria” e “il sindaco del ponte” per il suo ruolo nella ricostruzione del ponte Morandi. Il suo percorso è stato caratterizzato da determinazione e pragmatismo, soprattutto ora che la sua salute è compromessa.
Recentemente, Bucci ha rivelato di aver scoperto un tumore dopo aver notato un linfonodo ingrossato. Ha subito un intervento chirurgico e ha iniziato un ciclo di radioterapia. Nonostante il suo stato di salute, decide di candidarsi nuovamente, spinto dalla necessità di non lasciare la Liguria in mano a chi l’ha governata in passato. Con le elezioni regionali fissate per il 27-28 ottobre, la sua campagna si presenta come una sfida ad alta intensità.
Bucci è consapevole che se vincerà, dovrà affrontare anche la crisi comunale dovuta alla sua eventuale dimissione da sindaco di Genova, aprendo così una nuova competizione per la sua successione. La situazione politica si complica ulteriormente con l’avversario Andrea Orlando, ex ministro del Pd, che accusa Bucci di tradimento verso Genova.
Il sindaco, però, risponde che la vittoria alle regionali potrebbe portare a un ulteriore sviluppo per Genova e per la Liguria. Allo stesso tempo, la sua candidatura ha scosso anche il panorama politico regionale, costringendo Giorgia Meloni a fare pressioni su di lui per accettare la sfida.
Con pochi mesi alle elezioni, l’alleanza di centrodestra si trova a dover gestire un passaggio di candidati, mentre il centro e il centrosinistra si interrogano su come rispondere a questa sfida. Orlando, anche se inizialmente avvantaggiato, ora deve confrontarsi con la popolarità di Bucci e le sue reti di sostegno sul territorio, in particolare nelle province occidentali.
La tensione cresce, e mentre Bucci continua a combattere contro il cancro, la sua determinazione e il suo carisma rimangono forti, promettendo un’intensa battaglia politica per il futuro della Liguria. In un momento di vulnerabilità, la sua campagna rappresenta non solo una sfida elettorale, ma anche una dimostrazione di resilienza e volontà di servire la propria regione.
