Missione compiuta per il lanciatore europeo Ariane 6: dopo un lancio riuscito, il motore Vinci ha portato lo stadio superiore nell’orbita corretta per il rilascio dei nano satelliti e degli esperimenti. Successivamente, si è riacceso come previsto per modificare la sua orbita e iniziare la discesa verso l’atmosfera terrestre, dove ha rilasciato due capsule di rientro sperimentali e ha continuato a bruciare nell’impatto atmosferico. Le capsule, insieme ai frammenti dello stadio superiore di Ariane 6, sono state immesse in una traiettoria di rientro controllato verso un’area sicura del Pacifico.
Il razzo europeo Ariane 6 ha così completato con successo il suo primo lancio, segnando una ripresa fondamentale per l’accesso indipendente dell’Europa allo spazio, dopo oltre un anno di inattività. Con un peso di 540 tonnellate e un’altezza di 56 metri, il razzo ha decollato dalla base di Kourou, in Guyana francese, avviando un volo della durata di quasi tre ore. Questo lancio rappresenta un passo importante nella corsa spaziale europea e apre nuove prospettive per l’intero settore, oltre a presentare opportunità per il Centro spaziale della Guyana, che aspira a raggiungere 30 lanci all’anno entro il 2030.
Per il resto dell’anno sono previsti ulteriori due voli di Ariane, sei nel 2025 e otto nel 2026, con l’obiettivo di arrivare a 9-10 lanci annuali. Il progetto Ariane 6 è stato avviato nel 2014 dalle nazioni dell’Agenzia spaziale europea (Esa) in risposta alla crescente concorrenza nel mercato dei lanci commerciali. Il suo debutto, inizialmente previsto per il 2020, era stato rinviato più volte. Sviluppato da Ariane Group, una joint venture tra Airbus e Safran, il razzo mira a competere con i concorrenti come SpaceX di Elon Musk.
Nonostante l’analisi dei dati e il controllo sul motore Vinci del terzo stadio sia ancora in corso, l’agenzia Afp riferisce che la parte più difficile del lancio è stata superata, il razzo è partito senza incidenti e ha dimostrato di essere pronto per sfide future nel lancio spaziale.
