Chiara Jaconis, una giovane trentenne di Padova, è tragicamente deceduta all’ospedale del Mare di Napoli dopo essere stata colpita da un oggetto di marmo, probabilmente una statuina, caduto da un balcone mentre passeggiava con il suo fidanzato nei Quartieri spagnoli della città. L’incidente è avvenuto domenica scorsa, e Chiara è stata immediatamente intubata e trasferita d’urgenza in ospedale, dove è stata sottoposta a un intervento neurochirurgico. Nonostante le cure, le sue condizioni sono rimaste “estremamente gravi” e purtroppo non ce l’ha fatta.
Chiara si trovava a Napoli per un soggiorno romantico, in procinto di tornare a casa tramite un volo programmato per domenica dall’aeroporto di Capodichino. Gli inquirenti hanno avviato un’indagine per determinare le responsabilità dell’incidente, identificando l’abitazione dal quale è caduto l’oggetto, grazie alle telecamere di sorveglianza. Inizialmente, il reato ipotizzato era di lesioni colpose, ma potrebbe evolvere in omicidio colposo, a seconda delle risultanze investigative.
Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha espresso profondo cordoglio per la perdita di Chiara. Ha dichiarato di aver sperato fino all’ultimo in una sua ripresa e ha manifestato la sua vicinanza ai familiari e agli amici, sottolineando il dolore per la tragica scomparsa. Zaia ha anche ringraziato il personale medico per gli sforzi profusi nella cura della giovane, evidenziando che la Regione è disponibile per ogni supporto necessario alla famiglia in questo momento difficile.
La notizia della morte di Chiara ha colpito profondamente la comunità, suscitando reazioni di tristezza e shock. La giovane era stata descritta come una persona amata da tutti coloro che la conoscevano, e la sua prematura scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile tra i suoi cari. La vicenda ha anche sollevato interrogativi sulla sicurezza nelle aree turistiche, richiamando l’attenzione sulle misure da adottare per prevenire simili incidenti in futuro.
