Dal podio dei Giochi Paralimpici di Parigi 2024 all’aula dell’Istituto Comprensivo Wolfgang Amadeus Mozart di Castel Porziano, Roma, Rigivan Ganeshamoorthy ha condiviso la sua storia con gli studenti della scuola media. Dopo aver conquistato l’oro nel lancio del disco categoria F52, Rigi ha catturato l’attenzione del pubblico, diventando una figura di riferimento sui social media grazie alle sue interviste coinvolgenti. Portatore di un messaggio di forza e resilienza, Rigi ha parlato agli studenti con sincerità e umiltà, trasmettendo valori fondamentali attraverso la sua esperienza personale.
Il preside Giovanni Cogliandro, impegnato nell’educazione olistica, ha accolto con entusiasmo la proposta della docente Monica Casella di ospitare Rigivan. Durante l’incontro, il giovane atleta ha raccontato la sua storia di determinazione e rinascita, sottolineando come lo sport lo abbia salvato dopo la diagnosi della sindrome di Guillan-Barré, che ha portato a una disabilità e a una lesione cervicale nel 2019. Rigi ha affrontato temi delicati come dolore e resilienza, evidenziando che i momenti difficili non mancano, ma è fondamentale affrontarli senza drammatizzare.
Rigi ha risposto alle domande degli alunni con un mix di serietà e ironia, coinvolgendo il suo coach Enrico Ruffini e la fidanzata Alice, che lo supportano nelle sue sfide quotidiane. Ha parlato dell’importanza delle persone che ci circondano nel determinare il nostro valore e ha incoraggiato i ragazzi a mantenere la propria autostima, non lasciando che le opinioni altrui influiscano sul proprio percorso.
Il messaggio di Rigivan è particolarmente rilevante per gli adolescenti, spesso alle prese con ansia e insicurezza. Attraverso la sua testimonianza, ha ispirato i giovani a cercare motivazione e a superare gli ostacoli con determinazione. Conclude sottolineando che la perseveranza e la fiducia in se stessi sono cruciali per affrontare le sfide della vita.
Rigivan Ganeshamoorthy, dunque, non è solo un campione paralimpico, ma anche un esempio di come la passione e la resilienza possano guidare verso una nuova vita, incoraggiando i giovani a credere in se stessi e nel loro potenziale.
