Il summit tra Giorgia Meloni e Mario Draghi, insieme all’Assemblea di Confindustria, ha rappresentato momenti significativi per l’economia italiana. Durante l’incontro del 18 ottobre, gli industriali hanno esortato il governo a compiere “scelte coraggiose” in settori cruciale come produttività, sicurezza sul lavoro e snellimento della burocrazia. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, al suo esordio, ha sottolineato l’urgenza di investimenti e di un ritorno all’energia nucleare, affermando che l’indipendenza energetica è fondamentale per la sicurezza nazionale e accusando le politiche europee di compromettere l’industria italiana.
Le priorità delineate da Orsini riguardano appunto nucleare, fisco e lavoro. Nella gremita auditorium di Roma, il presidente ha ricevuto applausi per la sua forte richiesta di riduzione del cuneo fiscale e di riforme necessarie per la crescita del Paese. Ha messo in evidenza che per evitare una stagnazione economica, il governo deve attuare un piano di bilancio strutturale con investimenti mirati.
Giorgia Meloni ha partecipato all’assemblea, raccogliendo l’assunto di Orsini e promettendo piena collaborazione su energie e burocrazia, ribadendo l’intenzione di riformare il green deal europeo. Ha fatto riferimento ai finanziamenti e al report presentato da Draghi, sottolineando che il governo affronterà anche scelte difficili per garantire un uso responsabile dei fondi pubblici. La premier ha infine annunciato che la crescita del PIL all’1% è un obiettivo raggiungibile.
Nel pomeriggio, Meloni ha avuto un incontro approfondito con Draghi a Palazzo Chigi, discutendo del suo report sulla competitività europea che evidenzia la necessità di investimenti consistenti per salvaguardare l’Europa. Draghi ha proposto importanti spunti, tra cui la spinta all’innovazione, la questione demografica e l’approvvigionamento di materie prime critiche. Entrambi hanno convenuto sulla necessità di un correttivo al green deal. Questo incontro ha segnato il consolidamento di un dialogo politico strategico tra l’ex premier e la attuale leader del governo. Non si è trattato di un semplice incontro formale, ma ha rappresentato una forte dichiarazione di intenti politiche per il futuro dell’Italia.