Manuela Rontini, consigliere regionale per l’Emilia Romagna e originaria di Faenza, descrive il clima di paura e rabbia che pervade la sua regione, colpita da alluvioni per la terza volta in pochi mesi. Rontini racconta che a Faenza la situazione è particolarmente complicata: ieri sera ha partecipato a sopralluoghi con la Protezione Civile per valutare l’emergenza. A seguito delle inondazioni, 110 persone sono state evacuate e portate al Pala Bubani, mentre i danni esatti non sono ancora quantificabili. Fortunatamente, il livello del fiume Lamone sta scendendo sotto il limite di allerta, sebbene i meteorologi prevedano ulteriori precipitazioni.
Le scuole resteranno chiuse oggi e domani a causa dell’allerta. Rontini sottolinea l’importanza di concentrare tutte le energie sulla sicurezza delle persone e dei luoghi, riferendo che stanno procedendo con regolari spurghi per rimuovere il fango. Anche se le abitazioni non sono dichiarate inagibili, molte sono allagate, molte delle quali erano già state colpite dalla prima alluvione.
Un segnale positivo è che le opere di contenimento realizzate nell’ultimo anno hanno funzionato, e ciò mette in evidenza quanto sia fondamentale la manutenzione degli argini e dei canali. Tuttavia, la consigliera ritiene che sia necessario accelerare i lavori straordinari previsti dal piano di ricostruzione concordato con il commissario Figliuolo, e lavorare in sinergia con tutte le istituzioni.
Infine, Rontini esprime il suo disappunto per chi, mentre i soccorsi sono in corso, approfitta della situazione per fare sciacallaggio politico. Condanna severamente l’atteggiamento di chi sfrutta le tragedie per fini elettorali, affermando che tale comportamento non è tollerabile. La situazione rimane critica, e il lavoro da fare è ancora tanto, ma la determinazione della comunità e delle istituzioni appare essenziale per affrontare l’emergenza attuale e prepararsi per future eventualità.
