Cinque donne hanno accusato il defunto miliardario egiziano Mohamed Al Fayed, noto per essere il padre di Dodi Al Fayed, di averle stuprate durante il periodo in cui lavoravano nei magazzini di lusso Harrods a Londra, sotto il suo controllo dal 1985 al 2010. Queste accuse sono emerse da un’inchiesta condotta dalla BBC, basata sulle testimonianze di oltre 20 ex dipendenti dell’emblematico negozio.
Le rivelazioni, incluse in un documentario e podcast dal titolo ‘Al-Fayed: Predator at Harrods’, descrivono non solo le accuse di violenza sessuale, ma anche una presunta sistematica azione di insabbiamento da parte della direzione di Harrods, dietro explicit ordine di Al Fayed. Il miliardario, scomparso nel 2023 all’età di 94 anni, era anche noto per le sue accuse infondate contro la famiglia reale britannica riguardo alla morte di Lady Diana nell’incidente automobilistico del 1997.
Una delle vittime ha raccontato di essere stata stuprata da Al Fayed quando era ancora un’adolescente, definendolo un “mostro” e un “predatore sessuale” privo di principi morali. Quattordici delle donne coinvolte hanno recentemente avviato una causa civile contro Harrods per danni, mentre altre stanno pianificando di fare lo stesso.
Le reazioni a queste accuse non si sono fatte attendere. Gli attuali proprietari di Harrods, rappresentati dalla Qatar Investment Authority, un fondo sovrano del Golfo, hanno espresso sconcerto per le rivelazioni e si sono scusati per le sofferenze riportate dalle presunte vittime.
Questo scandalo solleva gravi interrogativi non solo sulle azioni di Al Fayed, ma anche sulla cultura aziendale di Harrods durante il suo periodo di gestione. La testimonianza delle ex dipendenti suggerisce che ci fosse un clima di omertà che ha ostacolato l’emersione di denunce, alimentando un ambiente di impunità per abusi di potere.
Il documentario della BBC ha acceso riflettori su un tema delicato e spesso trascurato, quello dell’abuso di potere nei luoghi di lavoro, in particolare nei contesti di grande prestigio e ricchezza come quello dei magazzini Harrods. La questione delle rivendicazioni delle vittime di molestie sessuali continua a sollevare dibattiti e richieste di giustizia, sottolineando la necessità di un cambiamento culturale radicale all’interno delle istituzioni e delle aziende.