Il Tribunale di Lecco ha deciso di accogliere la richiesta di Marco Castoldi, noto come Morgan, di intraprendere un percorso di giustizia riparativa nel contesto del processo a suo carico, dove è accusato di stalking e diffamazione nei confronti della sua ex compagna. Questo sviluppo è stato accolto con soddisfazione dall’avvocato di Morgan, Rossella Gallo, che insieme al collega Leonardo Cammarata assiste il cantante durante il procedimento legale. Gallo ha espresso la speranza che Morgan possa riprendere immediatamente le attività lavorative che sono state ingiustamente sospese a causa della cattiva diffusione di notizie da parte dei media. Ha sottolineato, inoltre, il desiderio di non leggere più sui giornali notizie fuorvianti, come l’attribuzione di reati mai emersi nel corso del processo, quali il sequestro e il revenge porn, che non sono mai stati oggetto di imputazione.
Il giudice ha ritenuto utile il percorso di giustizia riparativa, non vedendo un pericolo concreto per le persone coinvolte o per l’accertamento dei fatti legati all’accusa. La decisione di consentire a Morgan di seguire questa strada rappresenta un passo significativo nel processo e potrebbe favorire un confronto diretto tra le parti per risolvere le tensioni generate dalla vicenda. Ora, i professionisti del centro milanese incaricati di gestire il percorso di giustizia riparativa dovranno acquisire il consenso delle parti coinvolte nel processo.
La giustizia riparativa è un approccio che mira a riparare il danno causato dal reato, coinvolgendo sia l’autore che la vittima in un dialogo costruttivo. Questo metodo può portare a una risoluzione più pacifica e può contribuire a limitare le conseguenze negative, sia per la vittima che per l’imputato.
Nel complesso, l’assegnazione di un percorso di giustizia riparativa a Marco Castoldi potrebbe rappresentare una svolta positiva in una situazione complessa, offrendo la possibilità di una soluzione più umana e collaborativa delle tensioni legali in corso. La speranza dell’avvocato è che si possa ristabilire un rapporto di normalità e di verità, allontanando le speculazioni mediatiche.
