DAZN sta affrontando un periodo difficile, caratterizzato da polemiche e incertezze, sia in Italia che in Germania. In Italia, la piattaforma di streaming ha acquisito i diritti di trasmissione delle partite di Serie A per i prossimi cinque anni, ma ha adottato una linea di risparmio, riducendo il personale e i servizi offerti. Una delle misure più controverse è stata la diminuzione delle partite trasmesse dal campo, limitate a cinque per ogni giornata. Inoltre, l’aumento dei prezzi degli abbonamenti ha suscitato forti critiche e malcontento tra i tifosi.
Parallelamente, DAZN si trova ad affrontare un ulteriore problema in Germania, dove la DFL ha deciso di riaprire il bando per i diritti televisivi della Bundesliga per il prossimo quadriennio. Questa decisione è stata in parte influenzata da precedenti problemi tecnici riscontrati con la piattaforma e dalla mancanza di fiducia verso DAZN. La DFL era preoccupata circa la capacità di DAZN di onorare i pagamenti, tanto che aveva richiesto una fideiussione che DAZN non ha presentato. Di conseguenza, la DFL ha inizialmente assegnato i diritti a Sky, nonostante l’offerta di DAZN fosse migliore; questa scelta è stata poi annullata dai giudici.
Malgrado queste difficoltà, in Italia c’è stato un miglioramento nel numero di spettatori per la Serie A. Dopo un inizio di campionato deludente in termini di audience, l’ultimo turno ha registrato un significativo incremento di spettatori, una buona notizia per DAZN, che spera in un trend positivo duraturo e in un aumento del numero di abbonati.
In sintesi, DAZN sta attraversando un momento critico, con sfide significative sia in termini di gestione interna che di relazioni con le leghe calcistiche, ma si sostiene che ci siano segnali di miglioramento per quanto riguarda la fruizione delle partite in Italia. Tuttavia, la necessità di ricostruire la fiducia da parte delle leghe e dei clienti rimane una priorità per il futuro della piattaforma.