Il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha fornito aggiornamenti sulla situazione in Medio Oriente durante un’intervista a Tg2 Post. Secondo le informazioni ricevute dall’ambasciata italiana a Tel Aviv, gli attacchi in corso mirano a indebolire la resistenza di Hezbollah e a contrastare le azioni di gruppi terroristici legati all’Iran. Tajani ha sottolineato che si sta monitorando da vicino la situazione, soprattutto al confine, dove le forze militari italiane sono in sicurezza. Ha invitato i cittadini italiani presenti in Libano a lasciare il paese tramite voli commerciali da Beirut, evidenziando che ora è il momento opportuno per farlo.
Il ministro ha chiarito che, nonostante la complessità della situazione e i combattimenti in corso, non prevede cambiamenti nelle regole d’ingaggio per i militari italiani della missione Unifil, che operano in una missione di peacekeeping. Ha espresso la speranza di un futuro rafforzamento della missione Unifil, anche sotto un profilo politico, ma questo dipende dalla possibilità di una de-escalation e dalla cessazione della crisi attuale.
Tajani ha riferito che sono state segnalate esclusivamente incursioni di truppe in Libano, con azioni mirate alla distruzione di avamposti di Hezbollah. Ha inoltre menzionato la convocazione di una riunione straordinaria dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea per discutere la situazione. L’Italia si sta impegnando attivamente per alleviare le sofferenze dei civili, con iniziative a favore della popolazione palestinese e un ulteriore stanziamento di 17 milioni di euro per rispondere alle esigenze degli sfollati.
Inoltre, Tajani ha annunciato la creazione di un’iniziativa di coordinamento presso la Farnesina, coinvolgendo anche la società civile italiana, per offrire supporto al Libano. La posizione dell’Italia rimane quindi attiva e pronta a rispondere alle necessità emergenti, nel contesto di una crisi che richiede attenzione e interventi tempestivi.
