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venerdì, 22 Novembre, 2024
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Rifornimenti Precoci: Dosi in Disordine

In Italia, sono partite le vaccinazioni anti-influenza in diverse regioni, tra cui Toscana, Lazio e Lombardia, e proseguiranno fino a metà ottobre o inizio novembre in altre come la Basilicata. Secondo Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), le dose di vaccino sono arrivate in tempi migliori rispetto agli anni precedenti, tuttavia, le date di avvio variano a causa delle scelte logistiche regionali.

Le vaccinazioni sono disponibili per diverse categorie di popolazione in conformità alle raccomandazioni ministeriali. La somministrazione del vaccino anti-Covid-19 è aperta a tutti, con priorità per gli over 80, gli ospiti delle strutture per lungodegenti, le persone vulnerabili e gli operatori sanitari. La campagna anti-influenzale si concentra sugli over 60, sulle persone fragili e sui bambini fino ai sei anni. Inoltre, una campagna per il vaccino anti-polmonite pneumococcica è dedicata principalmente agli anziani e alle persone fragili.

Per ricevere il vaccino anti-Covid, sono a disposizione oltre 500.000 dosi nei vari ospedali e nei centri delle Aziende sanitarie locali. Anche i Medici di medicina generale e le Farmacie di comunità parteciperanno attivamente alla campagna vaccinale. Scotti sottolinea che la logistica gioca un ruolo cruciale nella distribuzione dei vaccini: mentre i vaccini Covid sono distribuiti a livello nazionale, i vaccini antinfluenzali sono gestiti tramite gare regionali, il che implica differenze nei tempi di consegna.

In un altro ambito, gli ambulatori dei medici di famiglia stanno vivendo un cambiamento significativo nelle modalità di ricezione dei pazienti. Sempre più studi medici stanno adottando un sistema di appuntamenti, riducendo notevolmente l’affollamento nelle sale d’attesa, un’emergenza accentuata dalla pandemia di Covid-19. Scotti evidenzia che questa riorganizzazione non solo migliora la qualità dell’assistenza, ma limita anche il rischio di contagio da influenze e altre infezioni. Resta importante, comunque, che i medici siano pronti a rispondere a richieste di intervento che non siano urgenti ma comunque non rinviabili, garantendo così un accesso adeguato ai servizi sanitari.

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