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giovedì, 21 Novembre, 2024
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Borse in ribasso: incertezze delle banche sugli extraprofitti

Le borse europee hanno registrato un significativo calo nell’ultima parte della seduta, con Milano e Parigi che chiudono come le peggiori del continente, entrambe a -1,5%. Diversi fattori stanno influenzando i mercati, in particolare la crisi in Medio Oriente. A Piazza Affari, il listino ha visto una flessione per molti titoli, con il settore automotive che ha subito le perdite più consistenti, a partire da Stellantis, il quale ha visto una diminuzione del 4%. D’altro canto, Iveco si è mantenuta stabile.

Anche il settore bancario ha registrato perdite, sebbene in misura minore rispetto ad altri settori, dopo le dichiarazioni del ministro dell’Economia, Giorgetti. Il ministro ha annunciato la possibilità di introdurre una tassazione sui profitti, implicando non solo le banche. Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha risentito di questa situazione, cedendo tre punti percentuali, mentre il ministro ha anche indicato la vendita di un’altra tranche di Mps entro la fine dell’anno.

Negli Stati Uniti, Wall Street mostra segnali di debolezza, con il Dow Jones e il Nasdaq entrambi sotto la parità. Sul fronte delle materie prime, il prezzo del petrolio continua a salire, con il Brent che raggiunge i 75,6 dollari al barile. L’oro si mantiene sui massimi storici, attestandosi a 2652 dollari l’oncia, mantenendo così il suo fascino come rifugio sicuro per gli investitori in un contesto di crescente incertezza.

In sintesi, i mercati europei hanno chiuso in forte ribasso, influenzati da fattori geopolitici quanto da dinamiche interne, come le politiche fiscali annunciate dal governo italiano. Il settore bancario si è trovato in una posizione di vulnerabilità, mentre le materie prime mostrano segnali di resistenza malgrado il calo generale dei mercati azionari. La situazione resta tesa e gli investitori continuano a monitorare da vicino l’evoluzione dei conflitti internazionali e le politiche economiche nazionali.

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