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domenica, 24 Novembre, 2024
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Roma, scontri violenti durante la manifestazione pro-Palestina: 40 feriti.

Il 5 ottobre 2024 a Roma, una manifestazione pro-Palestina si è trasformata in una guerriglia urbana. Partecipanti, stimati in circa settemila, hanno sfidato un divieto della polizia, portando a scontri violenti. Durante la protesta, i manifestanti hanno utilizzato bombe carta, pali stradali divelti, sassi e bottiglie, mentre la polizia ha risposto con lacrimogeni e cariche per disperderli. Gli scontri hanno provocato almeno 34 feriti, di cui trenta agenti, e una ragazza è stata colpita alla testa.

Il caos è stato innescato da gruppi di violenti incappucciati che si sono staccati dalla folla pacifica, composta da famiglie, cittadini e attivisti di diversi orientamenti politici. I manifestanti agitavano bandiere palestinesi e libanesi, ma anche quella di Hezbollah, segno dell’influenza di gruppi estremisti nella manifestazione. La polizia, preoccupata per possibili infiltrazioni, aveva predisposto controlli severi prima dell’evento, identificando e punendo diversi individui ritenuti pericolosi.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso solidarietà agli agenti feriti, mentre il governo, attraverso il presidente Giorgia Meloni, ha condannato gli attacchi contro la polizia, sottolineando l’intollerabilità della violenza durante tali eventi.

Al di fuori dell’Italia, manifestazioni simili si sono verificate in diverse città europee, come Londra, Parigi e Berlino, con slogan quali “Stop al genocidio” e “Palestina libera”. Queste proteste hanno visto la partecipazione di cittadini comuni, associazioni e leader della sinistra. Nonostante alcune tensioni, la maggior parte delle manifestazioni in Europa è rimasta pacifica, a differenza degli scontri avvenuti a Roma.

Le autorità tedesche hanno intensificato la sicurezza in previsione di queste manifestazioni, riflettendo l’allerta su potenziali atti di violenza e antisemitismo. I leader di sinistra, tra cui Jean-Luc Mélenchon e Jeremy Corbyn, hanno guidato le marce, evidenziando la crescente attenzione sul conflitto israelo-palestinese.

Nel complesso, gli eventi di Roma e le manifestazioni europee del fine settimana hanno esposto le profonde divisioni e le tensioni riguardo alla situazione in Medio Oriente, evidenziando la complessità del tema e la risposta di diversi gruppi sociali e politici.

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