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giovedì, 26 Dicembre, 2024
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Futuro a Rischio: L’Italia Sacrifica l’Agricoltura Biologica per i Pesticidi

L’Europa sta promuovendo il consumo e la produzione di prodotti biologici certificati, mentre il Governo italiano sembra orientato verso scelte diverse. L’Italia, riconosciuta a livello mondiale per la qualità dei suoi alimenti e l’eccellenza agricola, ha intensificato l’attenzione sul biologico negli ultimi anni, con l’obiettivo di garantire prodotti più sicuri e di qualità superiore, tutelando nel contempo l’ambiente e la biodiversità. Attualmente, quasi il 20% della superficie agricola italiana è certificata come biologica, avvicinandosi all’obiettivo del 25% previsto dalle strategie europee per il 2030.

Tuttavia, il WWF Italia ha espresso preoccupazione riguardo alle politiche del Ministero dell’Agricoltura, guidato da Francesco Lollobrigida. L’associazione teme che il Governo Meloni intenda ostacolare l’agricoltura biologica tramite un decreto che introduce una “presunzione di colpevolezza” nei confronti degli agricoltori biologici. Questo decreto (n. 148 del 6 ottobre 2023) obbliga gli agricoltori a dimostrare l’assenza di contaminazione accidentale da pesticidi nei loro prodotti biologici, un compito considerato irrealistico.

Il WWF sottolinea che la contaminazione accidentale non è solo difficile da prevedere, ma spesso inevitabile e determinata da fattori esterni, come l’inquinamento ambientale. Pertanto, gli agricoltori biologici non possono essere ritenuti negligenti per eventi fuori dal loro controllo. Ancora più critico è il fatto che il principio di “non contaminazione accidentale da pesticidi” non trova applicazione negli altri stati membri dell’UE, il che rende la normativa italiana ancor più penalizzante.

Il decreto del Ministero è visto come ingiusto e punitivo, rischiando di scoraggiare gli agricoltori dall’adottare pratiche sostenibili. Questa situazione potrebbe avere impatti negativi sull’economia agricola italiana, compromettendo anche le esportazioni di prodotti biologici, molto richiesti a livello internazionale, e minacciando la biodiversità. Invece di applicare norme punitive, il Ministero dovrebbe sostenere gli agricoltori biologici, aiutandoli a ridurre i rischi di contaminazione e promuovendo un’agricoltura più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

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