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Alta Consultazione: Scontro sui Poli e Ottava Fumata Nera per il Giudice, Giovedì di Conflitto sulla Separazione delle Carriere

Il Parlamento italiano si prepara a un nuovo scrutinio per eleggere un giudice costituzionale, dopo che il mandato della presidente Silvana Sciarra è scaduto a novembre 2023. L’ultima votazione ha visto sette scrutini andati a vuoto e l’ottavo ha prodotto 323 schede bianche, 10 nulle e 9 voti dispersi; servivano 363 voti per l’elezione. Nel centrodestra, alcuni esponenti, pur presenti, hanno scelto di astenerse dal voto, optando per schede bianche. La strategia iniziale era quella di sostenere il candidato Francesco Saverio Marini, ma la coalizione ha poi deciso di tornare sulle schede bianche a causa di un insufficiente consenso.

Il centrosinistra, che comprende Pd, +Europa, M5s, Iv e Azione, non ha partecipato al voto, aumentando la tensione tra maggioranza e opposizione. Già si ergono le polemiche: il presidente dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte, ha ribadito che il governo non può ignorare il dialogo con le forze di opposizione, mentre Elly Schlein, segretaria del Pd, ha accusato il governo di bloccare le istituzioni e minacciare la democrazia. Da parte sua, Fratelli d’Italia ha risposto criticando l’Aventino della minoranza e sottolineando che non possono indicare il candidato.

Numerosi parlamentari del centrodestra erano assenti, tra cui diversi membri di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Riguardo al conflitto d’interesse del consigliere giuridico del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia ha sostenuto che non ci sia nulla di male nell’aver ricoperto tale incarico prima di candidarsi alla Consulta.

Si guarda già al 12 novembre, quando la Corte Costituzionale dovrà discutere dei ricorsi di alcune regioni contro la riforma dell’Autonomia. Inoltre, giovedì si parlerà della separazione delle carriere in un incontro della commissione Affari costituzionali, con il ministro della Giustizia Carlo Nordio che sottolinea l’importanza di questa riforma, auspicando un referendum per far esprimere la volontà dei cittadini. Anche sul fronte Rai proseguono le tensioni, con il Movimento 5 Stelle che cerca di fissare date per votazioni sulla candidatura di Simona Agnes. La situazione rimane quindi tesa, con opposizioni che si preparano a battaglie su vari fronti.

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