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domenica, 24 Novembre, 2024
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Mangiare con Moderazione per Vivere Più a Lungo

Uno studio condotto dai ricercatori del Jackson Laboratory ha rivelato che una dieta povera di calorie può prolungare la vita dei topi. Pubblicato sulla rivista Nature, lo studio offre nuove prospettive sulla relazione tra restrizione calorica e longevità, evidenziando che le diete ipocaloriche, piuttosto che il digiuno intermittente, hanno avuto un impatto più significativo sulla durata della vita dei roditori, indipendentemente dai livelli di grasso corporeo e glucosio.

Negli ultimi novant’anni, la ricerca ha costantemente dimostrato che una riduzione dell’assunzione di cibo o una diminuzione della frequenza dei pasti porta a una vita più lunga per gli animali. Tuttavia, gli scienziati non hanno sempre compreso i meccanismi alla base di questo fenomeno. Nel presente studio, quasi mille topi sono stati monitorati per esaminare l’effetto di cinque diversi regimi alimentari, da una dieta libera a diete restrittive al 60% o 80% delle calorie giornaliere, fino al digiuno di uno o due giorni a settimana. Sorprendentemente, i topi che hanno vissuto più a lungo avevano perso meno peso, suggerendo che la resilienza e la capacità di mantenere un peso sano durante periodi di restrizione calorica sono cruciali per la longevità.

I risultati hanno mostrato che i topi in libertà vivevano in media 25 mesi, mentre quelli con diete restrittive vivevano tra i 30 e i 34 mesi. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che i fattori genetici hanno un impatto più significativo sulla durata della vita rispetto alle diete stesse. La resilienza genetica, ovvero la capacità di mantenere il peso e la salute durante la restrizione calorica, è emersa come un elemento chiave per una vita più lunga.

Lo studio mette in discussione anche le credenze tradizionali sull’invecchiamento: fattori come peso e glucosio non spiegano il prolungamento della vita legato alla restrizione calorica. Al contrario, la salute del sistema immunitario e i tratti legati ai globuli rossi sono risultati più pertinenti. Questo suggerisce che studi sulla longevità umana potrebbero trascurare aspetti vitali per una vita sana.

In conclusione, i ricercatori avvertono che perdere peso attraverso diete ipocaloriche potrebbe non essere un indicatore positivo della longevità futura e invitano a una riflessione più approfondita sui fattori che influenzano la salute e l’invecchiamento.

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