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giovedì, 21 Novembre, 2024
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I tormenti di Meloni: bilancio in rosso, tasse e l’ombra di Schlein

Giorgia Meloni sta attraversando un periodo complesso, affrontando una serie di sfide sia da parte dell’opposizione che da alcuni dei suoi collaboratori, che dovrebbero concentrarsi di più sul lavoro e meno sulle chiacchiere. Al centro dei suoi tormenti ci sono questioni fiscali, che fanno arrabbiare molti italiani. L’ex slogan di Berlusconi, che il “mattone è fuori da ogni discorso”, riflette la sensibilità politica verso le tasse sulla casa, ora che il centrodestra è al potere.

Uno dei problemi principali riguarda il bilancio, con il governo che deve trovare risorse per finanziarie nuove misure senza aumentare le tasse, una situazione difficile per il ministro Giancarlo Giorgetti. La proposta di aumentare il catasto, colpendo chi ha beneficiato di ristrutturazioni finanziate dallo Stato, è stata subito cancellata dall’attuale governo, dando fodero alle critiche della sinistra che accusa Meloni di aver tradito le promesse elettorali di riduzione delle tasse.

Giorgetti è in una posizione difficile e Meloni tenta di rimanere ottimista, affermando in un video che le tasse verranno abbassate, ma la sorgente dei finanziamenti rimane un mistero. Inoltre, le tensioni interne al governo emergono chiaramente: Matteo Salvini si oppone a Antonio Tajani riguardo allo “ius scholae”, mentre Tajani è contrario a tassare i profitti delle banche.

La situazione è ulteriormente complicata da voci su una presunta rottura con Guido Crosetto, cofondatore del partito di governo, che non parteciperebbe più alle riunioni di governo. Sebbene questa notizia sia stata smentita, riassume il clima di incertezza e preoccupazione che pervade l’amministrazione.

La sinistra, guidata da Elly Schlein, sta sollevando la questione di una patrimoniale, una misura controversa che potrebbe infastidire il governo; Schlein la propone come parte di un’idea più ampia a livello europeo, sostenuta anche da leader internazionali. Meloni si trova quindi a dover gestire non solo le questioni fiscali, ma anche la pressione dei suoi stessi ministri, come Tajani e Daniela Santanchè, su temi delicati come la cittadinanza.

In aggiunta, Meloni deve affrontare la delicata nomina del presidente della Rai e di un giudice per la Corte Costituzionale, evidenziando un periodo di grande instabilità e la necessità di un possibile rimpasto di governo, un’idea che sembra però lontana dalla sua agenda.

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