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venerdì, 22 Novembre, 2024
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Il secondo settembre più caldo di sempre

Il servizio Copernicus di cambiamento climatico (C3S) ha rilasciato il recente bollettino climatico mensile, mettendo in evidenza alcune delle tendenze climatiche più rilevanti. Settembre 2024 è stato registrato come il secondo settembre più caldo nella storia, superando di 0,73°C la media di quel mese, calcolata tra il 1991 e il 2020. Inoltre, le temperature sono state più elevate di 1,54°C rispetto alla media preindustriale, stimata per il periodo compreso tra il 1850 e il 1900.

In Europa, le tendenze climatiche osservate corrispondono a quelle globali. La temperatura media di settembre 2024 ha raggiunto i 16,47°C, superando di 1,74°C la media dello stesso mese dal 1991 al 2020, rendendolo così il secondo settembre più caldo registrato nella regione, sempre escludendo settembre 2023 che ha avuto temperature ancora più elevate.

Il bollettino include anche una visualizzazione basata sui dati del C3S, che illustra l’anomalia della temperatura superficiale dell’aria per settembre 2024. Questa visualizzazione si estende all’intero continente europeo e a parti dell’Africa, delle Americhe e dell’Asia, evidenziando l’ampiezza dell’impatto del cambiamento climatico.

I dati forniti dal C3S sono essenziali per monitorare le tendenze climatiche globali. Queste informazioni sono cruciali per i decisori politici, i ricercatori e i pianificatori, poiché offrono una comprensione più profonda degli effetti del cambiamento climatico e aiutano a prepararsi per gli impatti futuri. La situazione climatica attuale pone seri interrogativi e sfide riguardo alla gestione delle risorse naturali e alla pianificazione urbana, nonché alla protezione dell’ambiente e della salute pubblica.

In sintesi, il bollettino del C3S mette in luce un’ulteriore escalation delle temperature globali e regionali, evidenziando la necessità di un’azione urgente contro il cambiamento climatico. Le informazioni climatiche dettagliate sono fondamentali non solo per tracciare le tendenze passate, ma anche per anticipare e mitigare gli effetti futuri di un clima in continua evoluzione.

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