Il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, in audizione alla Camera, ha sottolineato che l’azienda non ha intenzione di abbandonare l’Italia e vuole mantenere la leadership nel settore automotive del Paese. Tuttavia, ha evidenziato che produrre veicoli in linea con le normative europee sulla transizione energetica comporta costi significativamente più elevati, superiori del 40% rispetto ai concorrenti. Tavares ha fatto appello a regole chiare e a incentivi consistenti per affrontare le sfide del settore. La sua audizione, che ha suscitato toni aspri, non ha soddisfatto le forze politiche e sociali, con la leader del PD, Elly Schlein, che ha chiesto un maggiore impegno per sostenere l’industria automobilistica e il processo di transizione.
Il leader del M5S, Giuseppe Conte, ha criticato Tavares, accusandolo di presentarsi come un “commissario liquidatore” e minacciando di non sostenere finanziariamente l’azienda se il management continuasse a scaricare le proprie inefficienze sugli altri. Carlo Calenda di Azione ha etichettato le affermazioni di Tavares come una “presa in giro”, sottolineando che l’obiettivo di produrre un milione di veicoli non è più realistico e che, piuttosto, l’impegno dovrebbe essere quello di trovare un milione di clienti.
I sindacati, intanto, hanno parlato di “non risposte” da parte di Tavares, che hanno alimentato le ragioni di uno sciopero nazionale previsto per il 18 ottobre. Anche se Stellantis sta già cercando un successore per Tavares, il CEO ha discusso le difficoltà che il settore si trova ad affrontare, inclusa la forte concorrenza cinese e una diminuzione delle vendite in Italia, scese del 10,75% a settembre rispetto all’anno precedente.
Tavares ha difeso Stellantis, affermando che i regolamenti imposti dall’Unione Europea non sono stati decisi dall’azienda e che l’azienda non ha intenzione di disinvestire in Italia o vendere il marchio Maserati. Ha ribadito l’importanza di un milione di clienti piuttosto che un milione di veicoli, suggerendo che il sostegno ai consumatori è cruciale per la produzione. Infine, le azioni di Stellantis hanno chiuso in calo del 2,77% a Piazza Affari.
