“Io mi sono data una spiegazione, poi spero chiaramente che una spiegazione ce la dia la magistratura a un certo punto”. Così Giorgia Meloni, intervistata da Clemente Mimun del Tg5, commenta l’inchiesta di Bari sugli accessi ai conti di un ex dipendente di Intesa San Paolo e su altri casi di dossieraggio che l’hanno coinvolta. La premier si definisce “la persona più dossierata d’Italia” e sottolinea che, nonostante il passato esaminato minuziosamente, non è emerso nulla di compromettente, suggerendo che questo è il motivo della sua esposizione mediatica.
Riguardo allo stato di salute della maggioranza, Meloni afferma che è più solida rispetto a due anni fa, evidenziando la coesione e le amicizie formate nel tempo, che riflettono nel lavoro e nel consenso pubblico, che sarebbe cresciuto. Parlando della Rai, critica la sinistra per la sua posizione contraddittoria sulle leggi di governance, affermando che la situazione è operativa e non le crea preoccupazioni.
Passando al tema della Corte Costituzionale, Meloni evidenzia il diritto del governo di proporre un nuovo giudice, dato che sono passati dieci mesi dall’assenza di uno. Sottolinea l’importanza di procedere in linea con la Costituzione, nonostante l’opposizione sembri ostacolare il processo.
Sulle tasse, Meloni ribadisce che il governo abbassa le tasse, rifiutando di essere associata alle posizioni di sinistra che chiedono aumenti e imposte patrimoniali. Riguardo alla manovra economica, la premier evidenzia che, se non fosse stato per la spesa di 120 miliardi per ristrutturare case, ci sarebbero stati più fondi per sanità e stipendi. Sottolinea le ingenti risorse allocate per la salute durante il suo mandato, contrariamente alle accuse della sinistra.
Elly Schlein, segretaria del Pd, replica accusando Meloni di mentire riguardo al piano di bilancio, in particolare sul previsto aumento delle accise sul diesel, chiedendo trasparenza e coerenza sulle promesse fatte. Schlein critica anche l’affermazione del governo riguardo agli investimenti in sanità, sostenendo che la spesa sanitaria è diminuita rispetto al Pil da quando Meloni è al potere.