Quando si viaggia in aereo, è comune portare medicinali, soprattutto per chi soffre di patologie croniche. Tuttavia, ci sono alcuni farmaci che possono creare problemi al check-in. È importante informarsi sui medicinali che non possono essere portati a bordo, specialmente quando si viaggia all’estero. Le persone spesso preparano una piccola farmacia portatile, con farmaci antinfluenzali, antinfiammatori, analgesici, antibiotici o cortisone, per affrontare eventuali malesseri improvvisi.
Quando si viaggia, molte persone portano con sé anche farmaci per il mal di volo o altri specifici in base alle proprie esigenze. Se si è diretti verso aree con malattie endemiche, è prudente portare farmaci adeguati e consultare risorse come il sito viaggiaresicuri.it, che fornisce informazioni utili sui requisiti sanitari dei vari Paesi.
Le restrizioni sui medicinali variano da nazione a nazione. Alcuni farmaci, come il metadone e vari psicofarmaci (es. Diazepam, Lorazepam, Codeina, Tramadol), possono essere soggetti a regolamentazioni specifiche. Pertanto, è fondamentale informarsi sulle leggi del Paese di destinazione prima di partire. In generale, è permesso portare con sé tutti i medicinali necessari, in particolare quelli salvavita, purché rispettino alcune regole. È consigliabile trasportarli nelle loro confezioni originali con i fogli illustrativi e un certificato medico che ne attesti la prescrizione e la posologia.
Il certificato medico può essere richiesto durante i controlli di sicurezza in aeroporto e, se si viaggia all’estero, è preferibile che sia redatto in inglese. È necessario prestare attenzione anche alle modalità di trasporto: se i farmaci sono nel bagaglio a mano, devono essere riposti in una busta di plastica trasparente richiudibile; inoltre, i liquidi non possono superare i 100 ml. Per i medicinali solidi, come compresse e capsule, non ci sono restrizioni particolari. Organizzarsi correttamente prima di un viaggio può prevenire inconvenienti durante il check-in.