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domenica, 24 Novembre, 2024
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Angela Corradi e Vallanzasca: Incontro con il Divino

Angela Corradi, nota come “la pupa della banda Vallanzasca”, è morta all’età di 73 anni, poco dopo l’uscita dal carcere di Renato Vallanzasca, suo compagno di crimine. La sua vita è stata caratterizzata da un percorso drammatico, che l’ha vista passare da modella a gangster e poi a suora laica. Scrive Piero Colaprico su Repubblica che, durante la sua lunga detenzione, Angela ha subito una profonda trasformazione spirituale.

Nata in una famiglia circense ad Affori, Corradi è entrata nel giro della mala milanese, abbracciando la vita da gangster. Era rispettata e temuta nella banda della Comasina, famosa per le sue rapine. Per molti, Angela era una donna forte e carismatica, capace di tenere a bada i membri maschili del gruppo. La sua vita è stata segnata dall’uso di armi e dalla violenza, ma tutto cambiò quando, nel 1983, raccontò della sua conversione a Dio al Meeting di Rimini. In quel momento, Angela affermò di aver udito la voce di Dio, una esperienza che la portò a cambiare radicalmente direzione.

Dopo la conversione, Angela si dedicò agli ultimi, in particolare a tossicodipendenti e detenuti. In un suo discorso, descrisse il carcere come un luogo dove si può rinascere e rifletteva sull’importanza della dignità umana. La sua esperienza da detenuta, in particolare il tempo trascorso a San Vittore, ha influito profondamente sulla sua visione della vita e delle sue scelte future.

Nel contesto degli “Anni di piombo”, Angela e Vallanzasca hanno vissuto una vita avventurosa ma pericolosa, caratterizzata da rapine e scontri con la polizia. Mentre Vallanzasca diventava un simbolo della violenza di quel periodo, Angela mantenne un profilo più riservato, pur partecipando attivamente agli eventi criminosi.

La sua morte coincide con la degradazione fisica di Vallanzasca, che, a 74 anni, ha dovuto affrontare una grave malattia neurodegenerativa. La loro storia rappresenta un capitolo complesso nella storia della criminalità milanese degli anni ’70, che rende evidente quanto siano profondi i legami tra gli individui e le scelte sbagliate della vita. La transizione di Angela da gangster a suora laica rappresenta un messaggio di speranza e redenzione, nonostante il passato turbolento.

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