In una città blindata per la partita di Nations League tra Italia e Israele, il movimento pro Palestina organizza un corteo a Udine. L’evento inizierà alle 17 in piazza della Repubblica e si concluderà intorno alle 19.30 in piazza XX Settembre. Le forze dell’ordine saranno presenti per monitorare il percorso e garantire la sicurezza, impedendo ai manifestanti di oltrepassare le barriere di sicurezza che sono state disposte a protezione dello stadio Friuli e del centro città.
La situazione in città è tesa. Durante la notte, è apparsa una scritta che recita “Comune di Udine complice del genocidio palestinese #banIsrael #nopatrocinio” nei pressi del palazzo d’Aronco, sede del Comune. Un messaggio simile è comparso anche davanti alla sede della Regione Friuli-Venezia Giulia in via Sabbadini. La Digos è intervenuta sul posto per monitorare la situazione, mentre alcuni operai hanno già iniziato a rimuovere le scritte.
Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha commentato la situazione riguardo alla partita Italia-Israele, sottolineando che sono state adottate tutte le misure necessarie. Ha definito la situazione “delicata” e ha espresso preoccupazione per le scritte che sono state trovate vicino alla sede del Comune, interpretandole come una forma di antisemitismo. Secondo Fedriga, contestare la presenza di calciatori ebrei in una partita di calcio rappresenta una manifestazione evidente di antisemitismo, un fatto preoccupante nei contesti democratici.
La tensione crescente in città riflette le controversie internazionali legate al conflitto israelo-palestinese, e l’organizzazione della partita di calcio diviene un terreno di scontro per posizioni diverse. Le autorità locali si stanno attivando per mantenere l’ordine pubblico e garantire che l’evento si svolga senza incidenti, consapevoli dell’attualità e della sensibilità del tema. Anche nei commenti ufficiali si evidenzia la necessità di affrontare la questione con cautela, riconoscendo il diritto di manifestare ma anche la necessità di proteggere la convivenza civile e la sicurezza dei cittadini.
