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domenica, 24 Novembre, 2024
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Solo il 5% degli italiani adotta completamente la dieta mediterranea

Solo il 5% degli italiani segue la dieta mediterranea in modo completo, mentre la maggior parte ha un’aderenza moderata. Questi dati provengono da un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, pubblicata in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione. Marco Silano, del Dipartimento malattie cardiovascolari dell’Iss, ha evidenziato come l’aderenza alla dieta mediterranea stia diminuendo, con le popolazioni mediterranee che si allontanano dai modelli alimentari tradizionali. La transizione nutrizionale è stata influenzata da urbanizzazione e industrializzazione, con un aumento dell’occidentalizzazione delle abitudini alimentari. Dall’indagine, condotta su 3.732 adulti, è emerso che il 83,8% ha un’aderenza moderata e l’11,3% bassa, mentre solo il 5% riporta un’ottima aderenza. Donne, persone sotto i 40 anni, vegetariani e vegani dimostrano una maggiore attenzione verso questo modello alimentare. Le donne, secondo gli esperti, potrebbero avere più conoscenze sull’alimentazione, mentre i vegetariani e vegani tendono a consumare prevalentemente alimenti vegetali, coerenti con la dieta mediterranea. L’aderenza risulta scarsa tra chi lavora, a causa di meno tempo per cucinare.

La dieta mediterranea si basa sulla varietà e stagionalità degli alimenti, con un elevato consumo di frutta, verdura, cereali integrali, legumi e olio d’oliva, e un moderato consumo di pesce, carne bianca e latticini. Essa è accompagnata da abitudini di convivialità e rispetto per il territorio. In occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, la FAO ha ricordato che il diritto al cibo è fondamentale e deve garantire un’alimentazione bilanciata e sicura. Tuttavia, circa 2,8 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso a una nutrizione adeguata. Marco Silano ha sottolineato la coesistenza di varie forme di malnutrizione, incluso il sovrappeso: 2,5 miliardi di adulti e 37 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni sono in sovrappeso. Inoltre, i conflitti armati stanno aumentando il numero di persone con privazione cronica di cibo, mentre 1,6 miliardi soffrono di “fame nascosta”.

In Italia, la povertà alimentare sta crescendo, con 4,9 milioni di italiani (8,4% della popolazione over 16) che non possono permettersi un pasto completo ogni due giorni. Il numero di chi non può mangiare con parenti o amici è di 2,9 milioni. Questo segna un’inversione di tendenza rispetto al calo degli anni precedenti e un incremento significativo degli aiuti alimentari negli ultimi cinque anni. I dati provengono dal rapporto di ActionAid sulla povertà alimentare in Italia.

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