Mariam Bsharat, una giovane palestinese di 21 anni, è diventata una figura di spicco tra i palestinesi dopo aver vinto la medaglia d’oro ai mondiali di karate giovanili tenutisi a Jesolo, in Veneto. Questo successo rappresenta il primo trionfo iridato per un atleta palestinese in una competizione di tale importanza. La notizia è stata accolta con entusiasmo, con il sito Middle East Monitor che ha sottolineato il soprannome “Kick ass” ispirato a una popolare miniserie a fumetti e un film del 2010.
Nata a Nablus, Mariam ha trionfato nella categoria cadetti Kumite 61 kg, vincendo in finale contro l’egiziana Roaa Mohamed con un punteggio di 2-0. Un ulteriore successo è arrivato in semifinale, dove ha battuto l’italiana Nicole Correddu con un punteggio di 8-3. Durante il suo percorso verso la vittoria, Mariam ha sconfitto anche avversarie di altre nazionalità, tra cui la bosniaca Ajlin Kurtanovic, la svizzera Esma Redzic e la belga Maissa Sridi.
Al termine della competizione, visibilmente commossa, ha dedicato la sua vittoria al popolo palestinese, mostrando la bandiera nazionale cucita sul suo karategi bianco. Questa immagine ha suscitato grande emozione e felicità sui social media, diventando virale tra i palestinesi e nei nuovi media arabi.
Nel 2023, Mariam Bsharat aveva già ottenuto vittorie significative in due tornei giovanili, uno a Manila, nelle Filippine, e l’altro a La Coruna, in Spagna. La sua impresa è un segnale di speranza e determinazione per il popolo palestinese, che negli ultimi anni ha vissuto momenti difficili. Tristemente, è importante ricordare che un’altra giovane promessa del karate palestinese, Nagham Abu Samrah, è venuta a mancare all’inizio dell’anno. Nagham, 24 anni, era rimasta in coma e aveva subito l’amputazione di una gamba a causa delle ferite riportate durante un bombardamento sulla Striscia di Gaza nel dicembre precedente. La vittoria di Mariam arriva in un momento di grande necessità di figure ispiratrici e simboliche per la comunità palestinese.