Documenti, schede e memorie dati sono stati acquisiti dalla Guardia di finanza nell’inchiesta sugli appalti presso Sogei e nei ministeri della difesa e dell’interno. Gli investigatori esamineranno le evidenze riguardanti 18 indagati e 14 società. Tra i perquisiti c’è Andrea Stroppa, riferimento in Italia per l’imprenditore Elon Musk, accusato di concorso in corruzione per aver ricevuto da un ufficiale della Marina un documento interno della Farnesina.
Tra gli indagati figura anche Paolino Iorio, direttore generale Business di Sogei, che ha ammesso di aver ricevuto circa 100mila euro in nero dall’imprenditore Massimo Rossi, manager di Italware, anch’esso agli arresti domiciliari. Iorio ha spiegato che gli incontri con Rossi avvenivano due volte al mese, ma non in tutte le occasioni si effettuava il trasferimento di denaro, iniziato attorno a febbraio 2023. Per comunicare, il manager utilizzava un cellulare fornito da Rossi.
I due sono stati arrestati in flagranza, con Iorio catturato mentre riceveva una mazzetta di 15mila euro. Attualmente, Iorio è agli arresti domiciliari, mentre Rossi ha scelto di non rispondere. La procura ha richiesto la convalida degli arresti, e l’udienza è prevista nelle prossime 48 ore. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha commentato che si attende il lavoro della magistratura, sottolineando che non c’è molto altro da fare oltre l’arresto in flagranza.
Andrea Stroppa, coinvolto nell’inchiesta, ha subito il sequestro di dispositivi e cellulari. È accusato di concorso in corruzione per aver ricevuto un documento interno della Farnesina, consegnato da un militare indagato, riguardante l’appalto sul sistema satellitare Starlink di SpaceX. Il documento avrebbe contenuto informazioni riservate relative a un progetto militare.
Secondo i pubblici ministeri, Stroppa avrebbe ricevuto documenti relativi alle esigenze del ministero, come il numero di ambasciate e consolati da connettere al sistema, in cambio di promesse di stipula di contratti da parte del militare. La Farnesina ha chiarito che il documento in questione non è “riservato” secondo le definizioni di legge, ma si tratta di un elenco interno, non classificato come “riservato” o “segreto”.