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venerdì, 22 Novembre, 2024
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Novità nella Manovra: Bonus Bebè, Cuneo Fiscale e Incentivi per il Lavoro

La legge di bilancio 2025, approvata in Consiglio dei Ministri, ha un valore di circa 30 miliardi di euro ed è progettata per sostenere i redditi medio-bassi dei lavoratori e dei pensionati, affrontando anche l’inverno demografico. Le principali misure includono il taglio strutturale del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro e la semplificazione a tre aliquote Irpef, con un costo di 15 miliardi di euro. Le risorse finanziare provengono da tagli del 5% ai bilanci ministeriali, per oltre 2 miliardi, e un contributo di banche e assicurazioni di 3,5 miliardi. Il governo sottolinea che non ci saranno aumenti fiscali.

Aumenta la spesa per la Sanità con un incremento di 2.366 milioni di euro nel 2024, ma le opposizioni e le associazioni sanitarie criticano l’entità dei fondi come insufficienti. Dalla revisione delle tax expenditures ci si aspetta circa un miliardo. I fondi del concordato preventivo biennale, con adesione entro il 31 ottobre, potrebbero essere utilizzati per ampliare il taglio del cuneo e la flat tax.

Tra le novità più significative si segnala l’introduzione di una Card da 1.000 euro per genitori con Isee fino a 40mila euro, l’esclusione dell’assegno unico dal calcolo Isee e l’ampliamento del congedo parentale retribuito all’80% da due a tre mesi. Per le pensioni, vengono confermate misure come Ape sociale, Opzione donna e Quota 103, con nuovi incentivi fiscali per chi resta al lavoro, e la piena rivalutazione degli assegni minimi. È previsto anche un tetto sulle retribuzioni dei vertici di enti pubblici che ricevono contributi statali e la conferma del taglio del canone Rai da 90 a 70 euro.

Le risorse destinate ai rinnovamenti contrattuali nel pubblico impiego sono garantite per il triennio 2025-2027. Il governo continuerà a finanziare il rinnovo dei contratti in Sanità in linea con la crescita del PIL. Sono potenziate le misure sui congedi parentali e introdotta una “Carta per i nuovi nati”.

Il bonus ristrutturazioni è prorogato per il 2025, con detrazioni per la prima e seconda casa confermate. Gli incentivi all’occupazione giovanile nel Mezzogiorno e alla decontribuzione nelle ZES continueranno, mentre per le pensioni, le misure del 2024 sono confermate e ampliate, sostenendo investimenti pubblici coerenti con la nuova governance europea, oltre a risorse aggiuntive per la difesa.

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