I tassi calano e il costo dei mutui diventa più accessibile. La decisione della Bce si riflette sui finanziamenti per l’acquisto di case, la cui domanda, secondo Crif, ha registrato un aumento del 19% solo a settembre. Se il taglio dei tassi Bce viene completamente assorbito dal tasso Euribor a tre mesi, i consumatori noteranno un risparmio significativo. Secondo il Codacons, un mutuo a tasso variabile di 20 anni compreso tra 100mila e 200mila euro porterà a un risparmio mensile tra 13 e 27 euro, corrispondente a una diminuzione della spesa annuale fra 156 e 324 euro. Inoltre, per un finanziamento di 30 anni, il taglio del tasso dello 0,25% comporterà un risparmio medio mensile tra 15 e 30 euro, equivalenti a un risparmio annuo compreso fra 180 e 360 euro. Per un mutuo di 125mila euro a 25 anni, il risparmio è stimato a circa 17 euro al mese, risultando in un impatto di 204 euro su base annua.
Carlo Renzi, presidente di Codacons, commenta che “il terzo taglio dei tassi è un segnale positivo, ma la strada per ridurre i rialzi imposti dalla Bce negli ultimi due anni è ancora lunga”. Idealista/mutui riporta che la rata per un mutuo a 30 anni di 200mila euro a tasso variabile con uno spread dello 0,75% scenderà dai 1026 euro di gennaio 2024 ai 925 euro attuali, comportando un risparmio di 101 euro al mese e 1.212 euro annuali. Anche i mutui a tasso fisso mostrano un calo: la rata media di 843 euro al mese all’inizio dell’anno per un mutuo di 30 anni e spread dello 0,5% è scesa a 792 euro, con un risparmio di 51 euro mensili e 612 euro su base annua. Questi dati evidenziano come la diminuzione dei tassi possa fornire un aiuto significativo alle famiglie italiane, rendendo i mutui più sostenibili e contribuendo a stimolare il mercato immobiliare.