Nel 2024, i casi confermati di Dengue in Italia raggiungono quota 650 dal 1 gennaio al 15 ottobre, in aumento rispetto ai 625 della settimana precedente. Di questi, 194 sono infezioni autoctone, con un aumento rispetto ai 173 della settimana scorsa. Il principale focolaio si trova nelle Marche, con oltre 130 casi a trasmissione locale. Il bollettino dell’Istituto superiore di sanità (Iss) evidenzia che i casi importati, associati a viaggi all’estero, ammontano a 456, quattro in più rispetto alla settimana precedente. Il 51% dei contagiati è di sesso maschile e l’età media dei infectati è di 45 anni.
Per quanto riguarda il focolaio nelle Marche, l’Iss ha identificato diversi eventi di trasmissione locale. Il focolaio più significativo, che conta 133 casi confermati di infezione da Denv-2, è localizzato a Fano, con tutti i casi sintomatici. Nella regione Marche, i casi autoctoni totali ammontano a 136. Sono stati segnalati anche casi sporadici in altre regioni: Emilia Romagna (36), Lombardia (10), Veneto (1), Abruzzo (8) e Toscana (2). Finora non si registrano decessi per Dengue in Italia.
Nella nota dell’Iss si approfondiscono i dettagli sui casi autoctoni. Oltre al focolaio di Fano, ci sono stati 2 casi in Toscana collegati epidemiologicamente ai casi marchigiani. Inoltre, un focolaio più contenuto in Emilia Romagna conta 35 casi di Denv-2. In Lombardia sono stati confermati 10 casi di Denv-1, mentre in Abruzzo ci sono 8 casi con indagini epidemiologiche in corso. Focolai minori di infezione sono stati segnalati anche in Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Abruzzo.
In risposta alla situazione, sono state attivate misure di controllo per le zanzare del genere Aedes e misure di prevenzione per garantire la sicurezza nelle trasfusioni e nei trapianti, secondo il Piano nazionale delle arbovirosi.
In Brasile, i casi di dengue sono aumentati del 400% nel 2024, raggiungendo 6,5 milioni di casi probabili. Questo dato è correlato anche a 5.536 decessi legati alla malattia, con un incremento notevole rispetto all’anno precedente, e lo stato di San Paolo rappresenta il 32,3% dei casi nazionali.
