Nel 2025 verrà introdotto un nuovo bonus mensile di 850 euro destinato agli anziani, finanziato attraverso i fondi del PNRR. Questo aiuto economico è progettato per sostenere le persone anziane che si trovano ad affrontare difficoltà fisiche ed economiche, ed è accessibile anche a coloro che già percepiscono l’indennità di accompagnamento. Tuttavia, è importante notare che gli 850 euro non rappresentano un pagamento in denaro, bensì un voucher da utilizzare mensilmente per coprire i costi dei servizi di assistenza. Pertanto, il bonus deve essere integralmente utilizzato per evitare la perdita del diritto al beneficio.
Possono richiedere il bonus gli invalidi di almeno ottant’anni con un reddito annuale inferiore ai 6.000 euro, a condizione di avere una grave invalidità già verificata dalla ricezione dell’indennità di accompagnamento. Il sostegno sarà disponibile per il biennio 2025-2026 e ha come obiettivo principale quello di migliorare l’accesso ai servizi di assistenza per gli anziani con gravi disabilità e difficoltà economiche. Anche se i requisiti ISEE sono molto bassi, si stima che oltre 25.000 anziani potrebbero beneficiare di questa misura.
Un aspetto poco chiaro riguarda il requisito medico, in particolare cosa si intenda per “bisogno assistenziale già giustificato”. È stata pertanto istituita una Commissione medica, tecnica e scientifica, nominata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il compito di definire più precisamente i criteri per valutare il livello assistenziale necessario. Successivamente, sarà l’INPS a raccogliere le domande e verificare il rispetto dei requisiti per l’ottenimento del bonus.
Il Decreto Anziani, pubblicato il 18 marzo, ha introdotto diverse misure a favore delle persone sopra i 65 anni. Tra queste vi è l’assegno universale per gli anziani, quale sostegno economico per gli over 65, e il bonus viaggi per anziani, che offre agevolazioni per viaggi e soggiorni turistici. Infine, il decreto promuove varie misure per prevenire la fragilità, migliorare la salute e contrastare l’isolamento sociale, stimolando anche incentivi per i caregiver e nuove forme di coabitazione solidale e intergenerazionale.