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Addio alle rinunce: buoni pasto e indennità garantiti anche in ferie

L’Unione Europea ha recentemente affrontato la questione dei diritti dei lavoratori, stabilendo che anche durante le ferie i dipendenti hanno diritto a ricevere indennità e buoni pasto. Una sentenza della Corte di Giustizia Europea ha avallato il diritto di una lavoratrice a percepire buoni pasto e indennità (perequativa e compensativa) durante il periodo di assenza per ferie. La Corte ha evidenziato che l’indennità compensativa, legata alle mansioni svolte, non può essere negata dal datore di lavoro, a prescindere dal periodo di ferie.

L’indennità perequativa, che serve a garantire una retribuzione equa per i lavoratori di aziende non partecipanti alla contrattazione di secondo livello, è anch’essa tutelata. Secondo l’ordinanza n. 25840/2024, i lavoratori devono ricevere la stessa retribuzione e gli stessi benefici durante le ferie come se stessero svolgendo un normale periodo lavorativo. In altre parole, ogni voce della retribuzione ordinaria deve essere mantenuta anche nei periodi di assenza per ferie, conformemente alla normativa europea.

Continua a valere il principio che la retribuzione relativa alle ferie deve includere qualsiasi importo legato all’esecuzione delle mansioni e al potere economico e professionale del lavoratore. Le istituzioni europee hanno ritenuto inaccettabile qualsiasi azione che spinga i dipendenti a rinunciare alle ferie, poiché il riposo è fondamentale per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Pertanto, i datori di lavoro sono obbligati a garantire anche durante le ferie i buoni pasto e le indennità ai dipendenti.

La legislazione italiana, da parte sua, supporta queste disposizioni. Infatti, il datore di lavoro non può forzare il dipendente a rinunciare alle ferie e, nel caso ciò avvenga, la rinuncia sarebbe nulla. La Legge 66/2003 stabilisce che ogni lavoratore ha diritto a un minimo di quattro settimane di ferie annuali. Questa legislazione è quindi in linea con gli standard europei, garantendo che i diritti dei lavoratori vengano rispettati, anche nel contesto delle ferie. La nuova ordinanza rappresenta un passo significativo verso una maggiore tutela dei diritti lavorativi nell’Unione Europea.

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